Medici con l'Africa Cuamm

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Il Cuamm per i poveri di Roma

In occasione delle iniziative per la Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebrerà domenica 13, Medici con l’Africa Cuamm offre un presidio sanitario ai poveri di Roma, davanti alla Basilica di San Pietro. Per essere vicini ai poveri più lontani, in Africa e ai poveri più prossimi, in Italia.

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    Due camper allestiti da ambulatori mobili, posizionati in Piazza San Pietro, davanti al lato sinistro del colonnato della Basilica, da lunedì e fino a domenica 13 novembre, offriranno assistenza e cura a persone fragili e senza fissa dimora, dalle ore 8 alle 20. Un presidio sanitario che quest’anno è garantito da Medici con l’Africa Cuamm in vista della VI Giornata mondiale del Povero che si celebra il prossimo 13 novembre. L’iniziativa è promossa dal Dicastero per l’Evangelizzazione e in partnership con Petrone Group, Gilead Sciences e Gruppo Bourelly.

    Medici, specializzandi, operatori del Cuamm, da diverse parti d’Italia, si alterneranno per accogliere le persone e dare una prima assistenza di base, misurazione della pressione, della glicemia, check-up di base, test per il Covid-19, test per l’HIV e per valutare lo stato di salute di persone lontane dai percorsi tradizionali, indirizzandole, in caso di bisogno, al sistema sanitario nazionale. Un camper, proveniente dalla Puglia, è la clinica mobile che generalmente si usa per le visite nei ghetti del foggiano e che per una settimana presterà servizio a Roma. Il secondo è gentilmente prestato dal Gruppo Petrone e Gruppo Bourelly.

    «Gesù Cristo […] si è fatto povero per voi» (cfr 2 Cor 8,9). È questo il titolo del messaggio che Papa Francesco propone per questa giornata, riflettendo sul fatto che “Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno. [..] Non si tratta, quindi, di avere verso i poveri un comportamento assistenzialistico, come spesso accade; è necessario invece impegnarsi perché nessuno manchi del necessario. Non è l’attivismo che salva, ma l’attenzione sincera e generosa che permette di avvicinarsi a un povero come a un fratello che tende la mano perché io mi riscuota dal torpore in cui sono caduto”.

     

    Ieri, la visita dell’ambasciatore americano presso la Santa Sede, Joe Donnelly, di Michelangelo Simonelli di Gilead, Massimo petrone di Petrone Group e di Guido Bourelly di Gruppo Bourelly (nella foto).

    Parole, oggi più che mai, attuali e di grande significato di fronte ai drammi che l’Africa sta vivendo a causa della grave crisi globale in cui ci troviamo, crisi che colpisce, come sempre accade, i più poveri e fragili. Tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate…

    Le conseguenze sono pesantissime qui da noi, come ciascuno può toccare con mano. In Africa, sono drammatiche: i prezzi dei beni primari e di base sono aumentati in modo vertiginoso, dal costo della farina e del latte a quello del carburante. I sistemi sanitari stanno tornando indietro di 10 anni. La sfida per il Cuamm è restare accanto ai più poveri, qui ma soprattutto in Africa, nelle battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi.