Medici con l'Africa Cuamm

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Il 2024 del Cuamm in 10 foto

Dieci scatti per raccontare il 2024 di Medici con l’Africa Cuamm. Un anno impegnativo, ma anche ricco di soddisfazioni. Un altro anno che abbiamo dedicato alla tutela delle salute dei più fragili.

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    Anche in questo 2024 che sta per volgere al termine è proseguito il nostro impegno per garantire l’accesso alle cure in 9 Paesi dell’Africa sub-Sahariana. Dagli ospedali fino alle aree più dimenticate, ogni giorno, la nostra priorità è sempre stata la tutela della salute di mamme, bambini e delle persone più fragili. È stato un anno impegnativo, in cui non sono mancate sfide e fatiche, per noi e per le comunità in cui operiamo. Ma è stato anche un anno di soddisfazioni e gioie, che  condividiamo attraverso 10 fotografie che raccontano di traguardi raggiunti, di nuovi progetti e di un’Africa che vuole far sentire la sua voce. 

    Etiopia 

    Nella regione settentrionale del Tigray, stremata da un lungo conflitto interno, abbiamo avviato il lavoro di ricostruzione dell’ospedale di Shire, riferimento per circa 2 milioni di persone, e delle 5 strutture sanitarie del territorio circostante. Shire Indasilasse è una delle aree colpite più duramente dal conflitto. Saccheggi e distruzioni su larga scala hanno avuto ripercussioni durissime sull’erogazione dei servizi di base per la popolazione in un’area che registra il più alto numero di sfollati interni.

    Mozambico 

    L’impegno e la collaborazione con l’Università Cattolica del Mozambico, che ha sede nella città di Beira, prosegue e anche quest’anno ha visto concretizzarsi il sogno di alcuni giovani che con impegno e determinazione stringono finalmente tra le mani la laurea in medicina generale. Per giovani come Atianete, Hercília, Muaziza e Victorino è un traguardo raggiunto anche grazie alle borse di studio che Cuamm mette a disposizione per formare una nuova classe di medici.

    Costa d’Avorio 

    Il centro sanitario urbano di Anonkoua Kouté si trova ad Abobo, il distretto più popoloso del paese. In questo centro, da 3.700 parti all’anno, abbiamo inaugurato un nuovo reparto maternità. Si tratta di un intervento che ha lo scopo di soddisfare uno degli obiettivi del piano strategico sanitario nazionale, ovvero garantire laccesso gratuito e semigratuito alle cure nel Paese.

    Angola

    Un grande programma in cui salute, ambiente e rafforzamento delle comunità diventano un unicum. Il Clean Cooking avviato nella provincia di Uige, intende introdurre metodi di cottura migliorati per mitigare gli effetti nocivi dei più comuni metodi tradizionali: malattie respiratorie, deforestazione, esclusione sociale solo per citarne alcuni. È un intervento che coinvolgerà 16 municipi e circa 200.000 famiglie.

    Sierra Leone

    Nuovi spazi, più ampi e funzionali sono stati inaugurati al Princess Christian Maternal Hospital (Pcmh) di Freetown. Ad ottobre, insieme al Ministro della salute, abbiamo aperto le porte di un nuovo spazio ambulatoriale e di una farmacia rinnovata per questo ospedale che serve oltre 1.3 milioni di persone.

    Repubblica Centrafricana

    Un’area di 200.000 persone, un ospedale di 120 posti letto ad 8 ore di auto dalla capitale Bangui. È qui che stiamo affrontando una nuova sfida con la costruzione della nuova maternità dell’ospedale di Bossangoa, in un contesto estremamente rurale di un Paese tra i più fragili e i più poveri al mondo.

    Tanzania 

    L’Inter-Agency Task Force delle Nazioni Unite per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili ha conferito a Medici con l’Africa Cuamm il Task Force Awards 2024 per l’impegno nel migliorare i risultati sanitari nelle zone rurali della Tanzania.

    Sud Sudan

    Adior, Stato dei Laghi, circa un’ora di strada da Yirol. Nel centro di salute di questa piccola città, dove tre anni fa c’erano solo edifici in rovina, oggi esiste una maternità. L’abbiamo inaugurata a luglio, festeggiando con il Ministro della Salute e la comunità tutta.

    Uganda

    Inaugurata la nuova unità di terapia intensiva neonatale a Matany, in Karamoja. La regione, la più povera del Paese, registra una media di 550 morti perinatali all’anno, di cui 160 morti neonatali, molte delle quali prevenibili. La costruzione di questa nuova unità,  si aggiunge ad un impegno che ha finora coinvolto altri tre ospedali della regione.

    Italia

    a consegna del premio a don Dante Carraro che lo ritira a nome del Presidente del Cuamm e Vescovo di Padova Mons. Claudio Cipolla

    Al Cuamm è stato conferito il premio “Antonio Feltrinelli 2024” dell’Accademia dei Lincei per una impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario. Noto anche come “Nobel d’Italia”, il Premio è stato consegnato alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e andrà a sostenere il grande programma “Prima le mamme e i bambini”. 

     

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