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La presentazione del Report annuale 2022 sulla salute materna al Princess Christian Maternity Hospital (PCMH) di Freetown in Sierra Leone, conferma la necessità di esserci nonostante tutto.

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    La presentazione del Report annuale 2022 sulla salute materna al Princess Christian Maternity Hospital (PCMH) di Freetown in Sierra Leone, conferma la necessità di esserci per formare le risorse umane, migliorare la sorveglianza della mortalità, la qualità dei servizi e la disponibilità di medicinali e forniture salvavita, incluse le banche del sangue. Un impegno che continua nonostante le crescenti difficoltà.

    La Sierra Leone è uno dei Paesi con il più alto tasso di mortalità materna al mondo, aggravatosi negli ultimi anni per l’aumento dei costi di cibo e trasporti, e la conseguente difficoltà di accesso ai servizi. La scarsità di strumenti e materiali sanitari come guanti e filo da sutura ha complicato ulteriormente la garanzia di servizi e la possibilità di fare anche gli interventi più essenziali come i cesarei.

    “Lavoro nella cooperazione da 12 anni, quasi sempre in zone di conflitto. Questa a Freetown è la prima volta in un contesto ospedaliero, a contatto diretto con il beneficiario e con la “risoluzione” dei casi – racconta Claudia Mocci, capo progetto Cuamm a Freetown -. Al PCMH, l’ospedale di Freetown che il Cuamm supporta dal 2016, tocchi con mano la necessità di esserci e di rimanere: se abbandoniamo o se non mettiamo la massima attenzione sul lavoro che facciamo, rischiamo di aumentare i problemi già enormi che ci sono. Questa consapevolezza anima sicuramente il lavoro del team: condividiamo giorno per giorno criticità e difficoltà ma anche soddisfazioni”.

    È con questo spirito che mercoledì 19 aprile 2023 è stato presentato il Report annuale 2022 sulla salute materna al PCMH.
    Un evento partecipato, una settantina di persone tra cui il Sovraintendente medico dell’ospedale, i rappresentanti dei principali Ministeri, i partner di UNFPA e altre ong presenti sul territorio.

    “La collaborazione con il Cuamm a supporto del Ministero è diventata sempre più solida e fondamentale durante gli anni – ha dichiarato il Dr. Mustapha S. Kabba, vicedirettore medico e rappresentante del Ministero della Salute -. I partner non devono sostituirsi agli attori politici e di governo che devono operare con responsabilità ed equità, sempre attenti ai bisogni dei pazienti”.

    All’inizio è stata fatta una panoramica sulla mortalità materna, l’accesso e la qualità delle cure in Sierra Leone dal 2016 al 2020 con un particolare focus sugli approcci, cuore della pianificazione strategica del governo, per affrontare la problematica.
    In linea con l’approccio ministeriale, il Cuamm ha presentato i buoni risultati raggiunti a sostegno delle cure materno-infantili presso il PCMH, con una particolare attenzione sull’High Dependency Unit (HDU), la prima unità di terapia intensiva del Paese, avviata nel 2017 per assicurare l’assistenza nella gestione dei casi ostetrici più critici. 337 il numero totale dei ricoveri nel 2022, con una mortalità del 10,1%, 34 casi, e un tasso di rinvio del 5,3% (18 casi). L’ istituzione delle HDU è uno dei cinque pilastri della pianificazione strategica del Governo, insieme alla necessità di formazione delle risorse umane (formazione post-laurea, formazione ostetrica, tutoraggio) e al supporto di specifiche aree: la sorveglianza della mortalità materna per l’identificazione e la notifica tempestiva dei decessi, la revisione dei casi e l’attuazione di misure per prevenire decessi simili in futuro; il miglioramento della qualità dei servizi e la disponibilità di medicinali e forniture salvavita, incluse le banche del sangue. Queste aree, così come il supporto all’HDU, sono il cuore pulsante del progetto attualmente in corso grazie al supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione alla Sviluppo e di UNFPA.

    Nonostante un miglioramento dei risultati al PCMH negli ultimi anni, in particolare una riduzione della mortalità materna e perinatale, l’impegno deve continuare ed essere ulteriormente consolidato, insieme alla Sierra Leone per garantire le cure essenziali e di qualità a mamme e bambini.