Cuamm e Stella Maris Un accordo che guarda lontano
Firmato un accordo tra Medici con l’Africa Cuamm e la Fondazione Stella Maris per la cura dei bambini con disabilità neuro-psichica a Tosamaganga.

In termine tecnico si chiama “Early child development”, in pratica si traduce nell’insegnare a un genitore, come stimolare correttamente il proprio bambino in modo da agire sul suo sviluppo neurologico. In Occidente si dà per scontato. In Africa, la realtà è molto diversa. Specie se si tratta di bambini malnutriti che se non vengono stimolati correttamente, rischiano di sviluppare ritardi e disabilità. Lo vediamo in tutti gli ospedali in cui lavoriamo, da Beira, a Wolisso, da Jinka a Tosamaganga. Ed è proprio a Tosamaganga, in Tanzania, che nasce l’idea di una formazione specifica per le disabilità neuro-psichiatriche in Africa. Una buona idea si diffonde e motiva, un’idea che genera del bene spinge a trovare risposte e soluzioni. E dopo incontri, racconti, supervisioni, testimonianze si arriva a venerdì 28 ottobre, a Pisa, alla firma di un accordo tra Medici con l’Africa Cuamm e la IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) per dare ufficialmente il via a una collaborazione che vuole mettere al centro i bambini più fragili in Africa, quelli che riportano danni neurologici e psichici, troppo spesso a causa della Malnutrizione.
Si partirà dalla Tanzania e dall’ospedale di Tosamaganga dove delle ricercatrici della Fondazione Stella Maris hanno effettuato una supervisione e potuto toccare con mano i bisogni. Dall’insegnare alle mamme un corretto modo di somministrare il cibo al loro bambino, al miglioramento e implementazione delle proposte offerte nella Stanza giochi… fino all’insegnamento della corretta procedura per individuare un bambino a rischio neurologico da parte degli operatori sanitari che visitano nei centri di salute.
L’accordo appena siglato permetterà di migliorare e implementare quanto il Cuamm sta già facendo sul campo, con le competenze e il confronto di esperti e attraverso l’invio di specializzandi e allievi terapisti della Neuro-Psicomotricità dell’Età Evolutiva dell’Università di Pisa.
“Fin dalla sua fondazione, Medici con l’Africa Cuamm ha puntato molto sulla formazione di medici, infermieri e operatori sia in Africa sia in Italia – ha sottolineato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm a margine della firma dell’accordo –. Al centro mettiamo sempre i bisogni dei più fragili, di mamme e di bambini, e questa collaborazione si inserisce perfettamente e andrà a potenziare il nostro impegno per le mamme e i bambini a Tosamaganga. Vedere un bambino con disabilità fisica e psichica è una cosa che ti tocca profondamente, non si riesce a rimanere indifferenti, soprattutto in Africa, dove i bambini disabili sono degli emarginati, soprattutto se, da medici, sappiamo che certi ritardi dovuti alla malnutrizione, si possono evitare con poche e semplici attenzioni. Quindi ringrazio molto la Fondazione Stella Maris per questo importante supporto”.
“A volte un po’ di fede può farci fare molta strada, mi viene da dire ricordando un brano di Nick Cave (Waiting for you) – ha detto il Presidente di Fondazione Stella Maris, Giuliano Maffei –, ma quando si ha la fortuna di incontrare una persona come don Dante Carraro che di fede in Dio e, soprattutto, nell’uomo, ne ha tantissima anche di fronte a pericoli enormi per la sua stessa vita, comprendi davvero di essere di fronte ad uno strumento dinamico di quel “folle Mistero amoroso” su cui poggia l’Universo. Di strada, in poche ore insieme a lui, oggi a Calambrone ne abbiamo fatta tanta, ma proprio tanta, sino all’Africa. Ad uno come lui che ha dedicato l’intera sua vita e la sua laurea in medicina al Prossimo più povero ed ammalato, ai veri invisibili, dobbiamo dire grazie per ciò che fai caro don Dante e, soprattutto, della possibilità che ci offri di poter collaborare con te e la Ong Cuamm Medici con l’Africa. Un po’ di Stella Maris anche in Africa rende tutto il nostro agire ancor più pieno di significato”.
Presenti alla firma dell’accordo anche il prof. Stefano Taddei, dell’Università di Pisa, il dott. Roberto Cutajar, direttore generale dell’IRCCS, il prof. Andrea Guzzetta, direttore del Dipartimento e il prof. Giovanni Cioni, direttore scientifico sempre di IRCCS, che hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo, primo passo per un nuovo impegno per la salute dei più fragili.