Medici con l'Africa Cuamm

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MOZAMBICO: UN SISTEMA DA RICOSTRUIRE

Fornire acqua potabile, riparo alle popolazioni sfollate, assistenza sanitaria. Queste le attività salvavita considerate prioritarie per far fronte all’emergenza.

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    Medici con l’Africa Cuamm in Mozambico

    Il Cuamm è presente in Mozambico dal 1978 e sin dalla fine della guerra civile (1992) supporta la provincia di Sofala, colpita dal Ciclone Idai. A partire dal 2003 il Cuamm è presente a Beira e attualmente supporta, oltre alla Facoltà dell’Università Cattolica di Beira,  l’Ospedale Centrale della città, 6 centri di salute e 8 consultori per la salute dei giovani e degli adolescenti raggiungendo con le proprie attività oltre 400.000 persone. Il focus principale degli interventi implementati dal Cuamm nell’area riguarda: la salute materna-infantile, la prevenzione e il trattamento dell’HIV/AIDS, la salute dei giovani e degli adolescenti, la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche (ipertensione e diabete, principalmente).

    Il ciclone Idai

    Nella notte tra il 14 e il 15 marzo 2019, il ciclone tropicale Idai si è abbattuto su Beira, capoluogo della Provincia di Sofala, nel Mozambico centrale. Piogge torrenziali e forti venti hanno devastato le Province di Sofala, Zambezia, Manica e Inhambane con conseguenze devastanti per la popolazione locale, circa 600.000 persone. Si attendono ulteriori abbondantissime precipitazioni su Sofala e Manica fino al 21 di marzo.

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    (Foto di INGC, Instituto Nacional de Gestão de Calamidades)

    Un bilancio complessivo dei danni causati dal ciclone Idai non è ancora stato nemmeno stimato, mentre l’analisi dei bisogni da parte dell’Istituto Nazionale che si occupa della gestione della calamità naturali è ancora in corso. Il bilancio delle vittime è in corso, tuttavia il Presidente del Mozambico, Felipe Nyusi, stando a quanto si apprende dai media, sostiene che possa superare le 1.000 vittime. Le prime informazioni indicano che forti venti e vaste inondazioni hanno causato la totale distruzione di infrastrutture e servizi, spazzando via le riserve di cibo e compromettendo del tutto la possibilità di produrne.

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    (Foto di INGC, Instituto Nacional de Gestão de Calamidades)

    Medici con l’Africa Cuamm dispone di un team di 35 persone che comprende personale medico e staff di progetto che si trova ancora a Beira. Il team è al sicuro e pronto ad intervenire per fornire una risposta umanitaria in coordinamento con gli altri attori del settore (ONU, Governo, altre ONG).

    Tra i danni più gravi a cui dare risposta urgente il Cuamm ha individuato

    1) Distruzione e interruzione dell’approvvigionamento idrico oltre al grave danno causato alle strutture igienico-sanitarie con la prevalenza di acqua non potabile che sta mettendo la popolazione a rischio di contrarre malattie trasmesse dall’acqua (come ad esempio il colera).

    2) La distruzione di case e la perdita di proprietà personali e di beni non alimentari, oltre al danno materiale, espone la popolazione alla possibilità di venire sfollata a tempo indeterminato e ad un accresciuto rischio per la propria sicurezza, in particolare per le fasce di popolazione più esposte come donne e bambini.

    3) Danni causati alle strutture sanitarie, inclusa la perdita di materiali e forniture. Secondo le autorità locali, almeno 24 unità sanitarie sarebbero state colpite nelle province di Sofala, Manica, Zambezia e Inhambane. Il pronto soccorso dell’Ospedale Centrale di Beira è stato gravemente danneggiato ed è attualmente non operativo.

     

    Cosa puoi fare tu

    Le seguenti attività salvavita sono considerate prioritarie.

    PRIMA ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE

    Dobbiamo con massima tempestività sostenere le popolazioni colpite,assicurando beni di prima necessità per le famiglie prive di tutto, sia quelle rientrate nelle loro case, sia quelle che hanno trovato rifugio nei campi per sfollati.

    50 € DONA 1 KIT DI INTEGRAZIONE ALIMENTARE

    Il kit è per 1 mese per famiglia ed è composto da: riso, fagioli o altri legumi.

     

    LOTTA AL COLERA E ALTRE SITUAZIONI CRITICHE

    Per prevenire e gestire le epidemie,abbiamo organizzato una rete capillare di attivisti comunitari che incontra famiglia per famiglia, sensibilizza sui sintomi del colera, riconosce i malati e li riferisce ai centri sanitari funzionanti o, se necessario, all’ospedale di Beira. Inoltre educa a bere acqua pulita,diffonde le parti che igienico-sanitarie di base (lavarsi le mani, usare stoviglie pulite) e distribuisce kit igienici.

    50 €  ASSICURA LO STIPENDIO DI 1 ATTIVISTA

    Si intende lo stipendio di 1 mese.

    25 €  DONA 1 KIT IGIENICO

    Il kit  per 1 mese per una famiglia è composto da bacinella, sapone,salviette.

    Per far fronte alla drammatica mancanza di mezzi di trasporto e supportare il sistema sanitario locale,è stato organizzato un servizio di emergenza per le 3 maternità della città e i 7 centri periferici, dotati di 6 ostetriche per   centro (3 in servizio nel centro e 3 per i turni in ambulanza) con una copertura 24 ore su 24, per riferire donne, bambini e adulti che presentano casi complicati.

     

    SERVIZI PER LE EMERGENZE OSTETRICHE E PEDIATRICHE

    20 €  GARANTISCI 1 TRASPORTO DI UN PAZIENTE GRAVE

    Il trasporto dai centri sanitari all’ospedale di Beira.

    100 €  CONTRIBUISCI AL COSTO DEL SERVIZIO DI 1 INFERMIERA

    Il costo del servizio di un’infermiere è da intendersi per un mese, come integrazione mensile dello stipendio.

     

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