Calcio di avvio per “UR-Beira”
Prende ufficialmente il via domani, 24 maggio, un nuovo intervento di trasporto di emergenze ostetriche e pediatriche a Beira, grazie a un sistema di ambulanze messe a disposizione dalle Regione Veneto e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri. Tanti i partner coinvolti per fare la differenza.

Prende ufficialmente il via domani, 24 maggio 2022, con un evento “a distanza” tra Venezia e Beira, “UR-BEIRA: rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza medica nella città di Beira”.
Un progetto in cui il partenariato tra pubblico e non-profit permetterà di creare sinergie nuove e condividere competenze e conoscenze per rafforzare i servizi sanitari nella Provincia di Sofala, in Mozambico. Diversi i soggetti coinvolti, nell’intervento che è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dalla Regione del Veneto in partenariato con il Servizio distrettuale della Salute della città di Beira, il Servizio di emergenza medica del Ministero della Salute del Mozambico, Medici con l’Africa Cuamm, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Ospedale Centrale di Beira e la P.O. Croce Verde di Padova. Il partenariato, supportato dall’expertise tecnica dei sanitari della Centrale operativa 118 Ulss 3 Serenissima, intende valorizzare lo scambio di buone pratiche con la controparte e i partner locali nella pianificazione e gestione delle emergenze.
UR-BEIRA ha, infatti, l’obiettivo di promuovere in Mozambico il rafforzamento dei servizi sanitari di emergenza/urgenza gestiti dalle autorità locali nel distretto di Beira, con un focus sulle emergenze ostetriche e pediatriche. Sarà ampliata la rete dei trasporti di emergenza, con l’acquisto, già realizzato, di due nuovi mezzi mobili e la donazione di un terzo da parte della Croce Verde di Padova. Le ambulanze permetteranno di trasferire i pazienti, già identificati attraverso un sistema di triage telefonico, da 12 strutture sanitarie all’Ospedale centrale.
«E’ un grande progetto che andrà a rafforzare un servizio già avviato tre anni fa, a seguito del ciclone Idai, ma che ancora oggi risulta carente nell’intero distretto – dichiara Marcello Mazzotta, cooperante Cuamm, responsabile del progetto -. Nell’ultimo anno, Medici con l’Africa Cuamm ha offerto un servizio di emergenza medica lavorando con due ambulanze su otto centri di salute che, secondo i dati, riferiscono circa il 95% dei pazienti in arrivo all’ospedale centrale. «I mezzi a disposizione non ci permettevano di fare di più ma ora, con queste tre ambulanze, che presto saranno quattro, miriamo a servire tutti e 16 i centri di salute del distretto, con l’obiettivo di trasferire almeno il 75% delle emergenze ostetriche e pediatriche dai centri periferici all’Ospedale centrale e quindi diminuire i decessi», conclude Mazzotta.
Il monitoraggio e la valutazione dei servizi di emergenza medica pianificati saranno, infine, supportati da una ricerca sull’efficienza ed efficacia del sistema di emergenza centralizzato, realizzata dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia con la collaborazione dell’Università Cattolica del Mozambico.