BRIDGE: UN PONTE TRA COMUNITà E SALUTE
Le équipe mobili per la salute e la nutrizione gestite da Cuamm in Etiopia permettono di portare i servizi alle comunità nelle aree più remote, proprio come è successo con Abdirahman, 2 anni, e la sua famiglia.
Abdirahman Ibrahim ha 2 anni e vive nel villaggio di Adad Jiko, nella Woreda di Filtu, un distretto della zona di Liben nello Stato Regionale Somalo nel sud dell’Etiopia. Da settimane appare fortemente denutrito e le sue condizioni peggiorano sempre più rapidamente. La sua famiglia, preoccupata, non sa come aiutarlo e decide di portarlo alla clinica mobile gestita dal Cuamm. Perdita di appetito e di peso, vomito e tosse: mamme e papà spiegano i sintomi di Abdirahman al medico che, raccolta l’anamnesi dettagliata, misura il suo peso e il suo stato nutrizionale, diagnosticandogli una malnutrizione severa acuta con complicazioni. Abdirahman viene riferito all’ospedale generale di Filtu per un trattamento medico urgente dove viene ricoverato nel Centro di stabilizzazione. Dopo diversi giorni di ricovero, Abdirahman si riprende e viene dimesso, rimanendo all’interno del programma di alimentazione terapeutica ambulatoriale (OTP) supportato dal progetto che prevede controlli settimanali da parte del personale medico e la fornitura del cibo terapeutico (RUTF) per una completa riabilitazione nutrizionale. Il supporto terapeutico e il monitoraggio dedicato fornito dagli operatori ogni settimana, per oltre due mesi, ha avuto un ruolo fondamentale nel recupero di Abdirahman che oggi è tornato in salute.
Lo Stato Regionale Somalo è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. A lunghi periodi di siccità si alternano ingenti inondazioni che causano sfollamenti interni, aumentano l’insicurezza alimentare della popolazione e il rischio di diffusione di malattie trasmissibili attraverso l’acqua. Secondo dati Unicef 2022, la mortalità infantile, già alta prima dell’emergenza, si attestava a 67 per 1.000 nati vivi e malattie come malaria, diarrea, infezioni respiratorie acute, e malattie prevenibili rimangono le cause principali di mortalità nei bambini sotto i cinque anni. La Woreda di Filtu è uno dei tre distretti nella zona di Liben, insieme a Bokolmayo e Dollo Ado, supportati dal progetto “Buone pratiche per la resilienza dirette alla gestione dell’emergenza siccità nello Stato Regionale Somalo (BRIDGE)” finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da Medici con l’Africa Cuamm insieme a CISP-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, capofila, e COOPI. Avviato ad aprile 2023, l’intervento interessa anche il distretto di Dolo Bay nella zona Afder.
Le équipe mobili per la salute e la nutrizione (MHNTs), che hanno permesso a Abdirahman e alla sua famiglia di ricevere assistenza sanitaria di base, sono una delle attività chiave previste da BRIDGE e permettono di raggiungere le comunità nelle aree più remote dei distretti di Filtu e Bokolomayo fornendo visite ambulatoriali, screening dei bambini, delle donne in gravidanza e in allattamento, vaccinazione dei bambini e delle donne gravide, educazione alla salute e trasferimento dei pazienti dalla comunità alle strutture sanitarie.
Da agosto 2023 a luglio 2024 nei distretti di Filtu e Bokolomayo, sono state: 18.481 le persone assistite attraverso le cliniche mobili; 743 i trasferimenti in ambulanza e le emergenze gestite, in particolare di neonati, bambini sotto i 5 anni e donne con complicanze ostetriche; 36 gli operatori di salute formati sulla malnutrizione, sull’alimentazione di neonati e bambini, sulla prevenzione e controllo delle infezioni. Inoltre, si mira a garantire una fornitura adeguata di equipaggiamento di base, farmaci e reagenti negli 11 centri sanitari e nei 2 ospedali di riferimento delle 4 Woreda interessate, assicurando al tempo stesso assistenza tecnica alle autorità distrettuali nelle attività di preparazione alle emergenze (preparedness) e sorveglianza epidemiologica. A luglio 2024, 47 operatori sanitari degli 11 centri di salute e dei 2 ospedali hanno ricevuto una formazione pratica per migliorare le loro competenze nella raccolta e registrazione dei dati e nella stesura di rapporti accurati.
Ci si impegna quotidianamente, promuovendo un approccio volto a sviluppare e rafforzare le capacità della comunità locale, favorendo la loro partecipazione attiva per aumentare anche il senso di appartenenza all’intervento. Il Cuamm vuole esserci e continuare a farsi ponte tra territorio e ospedale, tra le comunità e la salute.