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L’Ambasciatore americano presso la Santa Sede in Moldavia con il Cuamm

Una visita ufficiale nella capitale Chisinau, guidato dal team Cuamm, per vedere personalmente il supporto offerto durante l’emergenza a favore di rifugiati e comunità ospitanti, in collaborazione con partner internazionali e autorità locali.

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    Dall’inizio del conflitto russo-ucraino, circa un milione di rifugiati sono stati accolti nella vicina Moldavia, uno dei paesi più fragile d’Europa. Per evitare il collasso del sistema sanitario nazionale e per far fronte ai bisogni sanitari della popolazione, anche rifugiata, è parso necessario pianificare degli interventi mirati. L’impegno del Cuamm nel paese, avviato ad aprile 2022, è stato guidato dal duplice obiettivo di fornire assistenza medica di base all’interno dei RAC e formazione specifica per il personale medico locale in tema di emergenza neonatale.

    Nella giornata di giovedì 8 febbraio, i team Cuamm hanno accompagnato l’Ambasciatore americano presso la Santa Sede Joe Donnelly in una visita ufficiale a Chisinau per vedere personalmente l’intervento realizzato in questi due anni. La visita ha avuto inizio presso l’Institul Mama şi Copilul (IMSP), struttura sanitaria per la salute materno-infantile che, in collaborazione con Cuamm, ha supportato le attività di formazione in emergenza neonatale tra giugno e agosto 2023.

    «Supportare Cuamm nelle sue attività in Italia è un privilegio e sono felice per aver avuto l’opportunità di conoscere meglio il lroo impegno qui in Moldavia – ha detto l’Ambasciatore Joe Donnelly durante la visita all’ IMSP. Formare il personale sanitario che si occupa di emergenze neonatali è un investimento nel futuro dei bambini».

    La formazione, programmata in stretta collaborazione con il Ministero della Salute, è stata strutturata in tre fasi con l’obiettivo finale di rafforzare le competenze dello staff medico locale in tema di emergenze neonatali, con focus su rianimazione e stabilizzazione del paziente. Sono state sette le strutture sanitarie interessate dall’attività a cui hanno preso parte un totale di 100 professionisti sanitari. Oltre a questo, 14 tutor hanno ricevuto una formazione sul tema della leadership durante le emergenze, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di gestione delle risorse e la collaborazione tra i vari livelli del sistema sanitario.

    La visita al dipartimento di neonatologia è stata, per l’Ambasciatore, un’occasione di incontro con il Direttore dell’IMSP, il Dott. Sergiu Gladun, la Dott.ssa Larisa Crivceanscaia – Responsabile del dipartimento di neonatologia e Presidente dell’Associazione di medicina perinatale della Repubblica Moldava e con tutto lo staff medico della struttura con i quali si è svolta la visita all’interno del reparto.

    L’intervento realizzato da Cuamm ha anche garantito i servizi medici di base all’interno del RAC di Testemitanu dove circa 1.800 rifugiati ucraini sono stati accolti dall’inizio del conflitto. Testemitanu è uno dei 44 RAC che il governo moldavo ha aperto all’indomani dello scoppio del conflitto. Oggi il centro accoglie circa 200 persone tra ucraini e cittadini di paesi terzi. A partire dall’aprile 2022, grazie al supporto di 32 medici volontari italiani e di medici e infermieri locali, è stato possibile garantire servizi sanitari di base dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17:00. Tra i servizi garantiti: screening e attività ambulatoriali, distribuzione di farmaci e monitoraggio degli stock per garantire le cure e per prevenire il collasso del già fragile sistema sanitario.

    «Il Cuamm, da sempre impegnato in Africa, sta intervenendo anche in Europa e in Italia per rispondere a nuove crisi umanitarie con l’obiettivo di garantire sempre il diritto universale alla salute e alla protezione – ha detto Andrea Atzori – Responsabile Relazioni Internazionali per Cuamm. Per rispondere alle crisi presenti e future e per poter garantire il giusto supporto ai più vulnerabili, è oggi fondamentale stabilire solide collaborazioni su più livelli: dai governi ai partner internazionali e locali, fino al settore privato. Ringraziamo quindi l’Ambasciata Americana presso la Santa Sede e l’ambasciatore Joe Donnelly per il rinnovato supporto».

    L’ Ambasciatore Donnelly ha da poco visitato la periferia di Foggia dove, grazie ai fondi del programma “Julia Taft”, il Cuamm lavora a supporto del servizio sanitario per garantire cure mediche alle comunità migranti e rifugiate. Oltre ad essere stata l’occasione per poter condividere buone pratiche e lezioni apprese, la visita dell’Ambasciatore Joe Donnelly ha dato conferma dell’importanza delle collaborazioni tra partner, autorità governative e società civile nella preparazione e nella risposta alle emergenze.

     

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