Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
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Insieme sul Treno della Salute

Il Treno di Medici con l’Africa Cuamm offre prevenzione e solidarietà alla cittadinanza, ma diventa anche occasione di incontro con persone speciali, come è accaduto a Niccolò, uno dei macchinisti di Trenitalia.

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    «Mi chiamo Niccolò Gelain e sono uno dei macchinisti del Treno della Salute di Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione che seguo da quando frequentavo l’Istituto Severi di Padova. Sul Treno, proprio alla tappa di Padova, ho vissuto un’emozione inaspettata, ritrovando, dopo tanto tempo, la mia insegnante di matematica, oggi in pensione. Abbiamo in comune l’impegno nel Cuamm, perché anche la prof, Maria Mammola, è volontaria a bordo del treno».

    «Non l’avrei mai riconosciuto, se non mi avesse salutato!», commenta Maria. «Lo ho lasciato che era un ragazzino, ancora da formarsi, adesso è un adulto serio e generoso. Crediamo negli stessi valori e condividiamo la mission del Cuamm, che io conosco dai tempi dell’Università, quando studiavo a Padova. Durante le feste natalizie, mi piace dare una piccola mano per preparare le confezioni dei doni solidali, in Via San Francesco, all’infopoint della Ong. Sono felice di fare la mia parte anche sul Treno, perché è importante sensibilizzare sul valore della prevenzione e abbattere le disuguaglianze nell’accesso alle cure».

    «È anche grazie ad un mio compagno di classe – spiega Niccolò – se oggi sono qui. Carlo mi fece scoprire il Cuamm. Quando Trenitalia mi ha proposto di prestare servizio sul Treno della Salute, sono stato entusiasta! Quando posso, partecipo alle iniziative promosse dal gruppo Cuamm di Vicenza. Ricordavo, poi, che la prof Mammola fosse una volontaria dell’organizzazione, di cui ci parlava a lezione, ma mai avrei immaginato di rivederla qui. Che gioia!».

    «Questa volta, – scherza Maria – non davo voti come a scuola, così Niccolò mi ha salutato molto più volentieri!».

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