Cure gratuite nell’ultimo miglio centrafricano
Le spese mediche gravano fortemente sull’economia familiare in un paese dove circa 3 milioni e mezzo di persone vivono in estrema povertà. Con la strategia Pbf, introdotta da Cuamm grazie ad un intervento finanziato da Unione Europea, l’accesso alle cure è gratuito anche nell’ultimo miglio della Repubblica Centrafricana.

«Fiacre aveva febbre e diarrea da giorni – dice Christelle. Avevo sentito alla radio che in questo centro venivano offerte cure gratuite per i bambini sotto i 5 anni di età, quando altre persone del villaggio me lo hanno confermato, ho deciso di venire e farlo visitare».
Christelle ha 21 anni e, insieme al marito e i due figli vive nel quartiere SEMBE 3, nella città di Bossangoa, in Repubblica Centrafricana (Rca). Una “tavola” – piccola attività commerciale gestita da lei e il lavoro di tassista di motociclette di lui, sono ciò chegli dà da vivere. Vendere olio, sale e farina di manioca però non è sufficiente per pagare le cure in caso di necessità.
Secondo il Global Burden of Disease 2020 (Gbd), la maggior parte della popolazione della Repubblica Centrafricana deve affrontare autonomamente le spese per l’assistenza medica (18,39 dollari su un totale di 30, ovvero il 61,30%), cifre che gravano fortemente sull’economia familiare in un paese dove sono circa 3 milioni e mezzo le persone che vivono in condizione di estrema povertà. Per questo motivo è fondamentale sostenere il Ministero della Salute e della Popolazione (Msp) nell’attuazione di politiche e strategie nazionali volte ad aumentare la capacità del sistema sanitario di offrire servizi sanitari di qualità senza gravare sui pazienti, soprattutto i più vulnerabili. Una di queste strategie è il finanziamento basato sulle prestazioni (Pbf). L’ obiettivo è incentivare il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei sistemi sanitari, promuovendo al contempo la gestione autonoma delle strutture sanitarie (Fosa).
Grazie ad un intervento finanziato dall’Unione Europea, Medici con l’Africa Cuamm sta adottando la strategia Pbf nei distretti di Bossangoa, Bangassou e Ouango Gambo riuscendo quindi a garantire cure gratuite in 41 fosa. Il Dispensario Integrato dell’ Ospedale Universitario Regionale di Bossangoa, a cui Christelle si è rivolta, è uno di quelli supportati dall’intervento. Qui, il 16 giugno, Fiacre di 1 anno e 6 mesi, è stato ricoverato per una malaria. Una volta ricevuta la diagnosi, il bambino è stato curato in modo gratuito e tempestivo per poi ricevere anche una visita di follow-up post-dimissioni, fondamentale per garantire la giusta assistenza anche dopo il ricovero. La strategia Pbf ha il potenziale di intervenire su alcune debolezze strutturali dei sistemi sanitari finanziando i prestatori di servizi in base alle cure fornite e alle necessità registrate. In questo modo, i centri sanitari possono fronteggiare le spese di funzionamento e i pazienti, soprattutto pediatrici, donne in gravidanza e gruppi vulnerabili (come gli sfollati), potranno accedere ai servizi sanitari in modo gratuito.
Garantendo che le strutture sanitarie ricevano le risorse commisurate alle loro prestazioni, l’azione mira a: sostenere l’erogazione del pacchetto minimo di attività (Pma) e del pacchetto complementare di attività (Pcs) definiti dal Ministero della Salute e della Popolazione e relativi alla salute sessuale e riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale e alla nutrizione (SRMNIA-N); avvicinare i servizi alla popolazione attraverso l’implementazione di strategie di salute comunitaria; rafforzare il sistema di riferimento e contro-riferimento.