«… mi parlò di don Luigi Mazzucato, l’uomo che tutto sa senza darlo a vedere, e tutto dispone senza dar l’impressione di decidere. È lui lo stratega della Grande Armada dei Medici con l’Africa. Nell’antico palazzo di via San Francesco, a Padova, c’è una macchina organizzativa formidabile: tutto è predisposto per farla andare avanti, ma
«… mi parlò di don Luigi Mazzucato, l’uomo che tutto sa senza darlo a vedere, e tutto dispone senza dar l’impressione di decidere. È lui lo stratega della Grande Armada dei Medici con l’Africa. Nell’antico palazzo di via San Francesco, a Padova, c’è una macchina organizzativa formidabile: tutto è predisposto per farla andare avanti, ma la scelta degli uomini, del tempo e del luogo, spetta a lui. Al suo istinto. Anche ora che la direzione è passata a don Dante – medico cardiologo diventato prete a trentatré anni-, don Luigi è capace di cercarti nei momenti più strani, soprattutto la sera, dopo cena, per ricordarti una data, esporre un bisogno, ringraziare. Tutte le grandi “chiamate” del Cuamm, quelle che ti cambiano la vita, arrivano a quell’ora. E non hai mai molto tempo per decidere. Del tipo: hai due giorni per accettare. Praticamente un ultimatum».
Paolo Rumiz, Il bene ostinato