Medici con l'Africa Cuamm

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CRESCE UN ALBERO, CRESCE LA SALUTE

Nella regione di Dodoma, in Tanzania, a causa della crescente deforestazione, c’è un’attenzione sempre maggiore verso il tema ambientale. Anche Cuamm ha deciso di fare la propria parte.

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    “Ciò che cresce lentamente mette radici profonde” recita un proverbio africano. Vale per la crescita di un bambino, di una bambina, ma anche di competenze da mettere al servizio di una comunità. Medici con l’Africa Cuamm intende la cooperazione con i tempi lunghi di una relazione, di una crescita. Per questo ha deciso di regalare alberi. È un modo per unire il lavoro di cura della salute di mamme e bambini e insieme dell’ambiente circostante.

    Nella regione di Dodoma, infatti, a causa del problema crescente della deforestazione, c’è un’attenzione sempre maggiore verso il tema ambientale. Tra le iniziative, si promuovono campagne per piantare alberi. A gennaio 2025, il District Commissioner di Kongwa, la massima autorità distrettuale, ha chiesto a tutte le Ong di prevedere nel proprio budget di spesa, l’acquisto di alberi da piantare. Ma come si fa a ricevere gli alberi? E quanti? Ogni villaggio, seguendo le linee guida date dal governo tanzaniano, deve allestire 8 “stazioni” dedicate a temi ed attività diverse durante i Village Health and Nutrition Days, le giornate di sensibilizzazione ed educazione alla salute, organizzate ogni tre mesi nei villaggi in Tanzania: una stazione per la promozione dell’igiene delle mani, l’uso delle latrine, il trattamento e la conservazione sicura dell’acqua per uso domestico; “la stazione di registrazione” dei bambini appena nati, di tutti i bambini con meno di 5 anni, dei familiari che li accompagnano e delle donne incinte; “la stazione di misurazione” di altezza e stato nutrizionale dei bambini attraverso il MUAC, e del peso delle donne incinte.
    E ancora, ogni villaggio deve predisporre: “la stazione di salute” dedicata in particolare a servizi di assistenza prenatale, vaccinazioni, consulenze individuali su salute e nutrizione e, quando necessario, invio dei pazienti alle strutture sanitarie per ulteriori cure; “la stazione dell’alimentazione complementare” con dimostrazione di cucina con cibi locali e diversificati e la “stazione per migliorare la sicurezza alimentare” attraverso la promozione e la dimostrazione di buone pratiche agricole; lo spazio per l’Early childhood development, lo sviluppo cognitivo e motorio dei bambini, attraverso l’interazione con il genitore e il gioco. Infine, nel villaggio si predispone un’area dedicata alla condivisione dei risultati e alla discussione e riflessione con la comunità.

    Il buon funzionamento e l’efficacia dei servizi, insieme alla partecipazione maschile alle attività, sono i criteri attraverso cui il personale Cuamm attribuisce il punteggio ai vari villaggi e quindi il numero di alberi. “A marzo, sono stati scelti 8 villaggi e proprio in queste settimane abbiamo distribuito gli alberelli, sia da frutto sia alberi “da ombra”, sotto ai quali la comunità ha l’usanza di radunarsi – racconta Chiara Didonè, capo progetto Cuamm a Dodoma –. Il migliore degli 8 villaggi ha ricevuto ben 50 alberi. La notizia dell’iniziativa si è sparsa in altri villaggi attirando l’attenzione dei capo villaggio che, per ricevere gli alberi, hanno promesso di migliorare le attività durante i prossimi Village Health and Nutrition Days. Pochi giorni fa si è svolta la distribuzione anche nei villaggi di Sagara A e Pembamoto, nel distretto di Kongwa, in presenza delle autorità locali e dei media nazionali”.

    Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”, supportato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e da Fondazione Zanetti. Ci si impegna, insieme al governo, per il rafforzamento e miglioramento dei servizi, in particolare quelli nutrizionali, nell’area di Dodoma. Piantare gli alberi è un modo per migliorare la salute dell’ambiente e quindi delle comunità.