Pbf: un “pacchetto” di pace per la Repubblica Centrafricana
Gloria Obaje è una suora e un’infermiera del centro sanitario Siriri, a Bossangoa, nella Repubblica Centrafricana, dove il Cuamm sta implementando la strategia Pbf grazie ad un intervento finanziato dall’Unione Europea, contribuendo a garantire cure gratuite in 41 Fosa.

Gloria Obaje è una suora e un’infermiera del centro sanitario Siriri, a Bossangoa, nella Repubblica Centrafricana. “Siriri” nella lingua locale sango significa “pace” ed è proprio quello che suor Gloria cerca di garantire ai suoi pazienti, uno spazio accogliente, in cui trovare un po’di tranquillità ed empatia, elementi fondamentali per un’assistenza di qualità. Da quasi due anni, come responsabile di questa struttura sanitaria, fa del suo meglio per migliorare l’accesso a cure di qualità, non solo per gli abitanti della sua zona, ma anche per quelli di altre aree sanitarie, e dal gennaio 2023 anche grazie al finanziamento basato sulle prestazioni (Pbf). “Se non ci fossero cure gratuite per i più vulnerabili, molte persone non riuscirebbero a sopravvivere”, racconta. “Il bisogno e la richiesta di servizi è molto elevata, alcuni pazienti vengono da lontano, spesso a piedi, per beneficiare delle cure gratuite nel centro sanitario che gestisco”. Situata nel cuore dell’Africa, la Repubblica Centrafricana (Rca) è uno dei Paesi più poveri e fragili del mondo, nonostante la sua ricchezza di risorse naturali. Con una popolazione di circa 6.100.000 abitanti, si colloca al 188° posto su 191 Paesi nel 2023 per indice di sviluppo umano e, come riporta la Banca Mondiale, ha uno dei tassi di povertà più alti al mondo: quasi 7 persone su 10 sono estremamente povere (il 65,7% vive con meno di 2,15 dollari al giorno). Le condizioni di vita della popolazione in alcune aree in particolare, come Bossangoa, sono molto dure soprattutto a causa dell’impossibilità di accedere ai servizi essenziali, che rimangono comunque carenti per risorse e qualità. “Nel nostro piccolo, in questa struttura cerchiamo di garantire servizi gratuiti e duraturi nel tempo. Ma spero davvero che i bisogni della gente vengano ascoltati e presi in considerazione dalle autorità sanitarie”, aggiunge suor Gloria.
È per questo che è fondamentale sostenere il Ministero della Salute e della Popolazione (Msp) nell’attuazione di politiche e strategie nazionali volte a rafforzare e migliorare la capacità del sistema sanitario senza gravare sui pazienti, specialmente i più vulnerabili. Una di queste strategie è proprio il finanziamento basato sulle prestazioni (Pbf) che mira a promuovere una migliore efficienza ed efficacia dei sistemi sanitari, favorendo al contempo la gestione autonoma da parte delle strutture sanitarie (Fosa). Proprio grazie ad un intervento finanziato dall’Unione Europea, Medici con l’Africa Cuamm sta adottando la strategia Pbf nei distretti di Bossangoa, Bangassou e Ouango Gambo contribuendo a garantire cure gratuite in 41 Fosa.
La strategia Pbf si propone di colmare alcune debolezze strutturali dei sistemi sanitari garantendo che le strutture sanitarie ricevano risorse commisurate alle loro prestazioni (in base a necessità registrate e cure fornite). In questo modo, i centri sanitari possono affrontare i costi di funzionamento e i pazienti, soprattutto bambini, donne in gravidanza e altri gruppi vulnerabili come gli sfollati, possono accedere ai servizi sanitari gratuitamente.
Nello specifico, l’azione supportata dall’Ue e implementata da Cuamm ha l’obiettivo di sostenere l’erogazione del pacchetto minimo di attività (Pma) e del pacchetto complementare (Pcs), definiti dal Ministero della Salute e della Popolazione, relativi alla salute sessuale e riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale e alla nutrizione (SRMNIA-N) e insieme di avvicinare i servizi alla popolazione attraverso strategie di salute comunitaria, anche al fine di rafforzare il sistema di riferimento.
Suor Gloria e il suo team fanno il possibile per offrire un primo soccorso e servizi essenziali a tutti, anche ai pazienti che non sono destinatari della strategia di finanziamento, almeno fino a quando non riescono a trovare il modo di farsi carico delle spese mediche necessarie. Solo attraverso questo prezioso lavoro quotidiano, dal basso, e con il contributo di tutti, sarà possibile rispondere al bisogno di pace e sviluppare la nostra capacità di prenderci cura gli uni degli altri, partendo dai più bisognosi e dai più fragili e allargando il nostro sguardo a tutti.