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Case di riposo di Ledro e Vallarsa Due nuove strutture contro il Covid-19

Donate da Medici con l’Africa Cuamm e realizzate con il sostegno del governo americano, contribuiranno a mantenere le case di riposo Covid-free e a garantire le visite dei parenti, per il benessere degli anziani. Un’attenzione a chi è più fragile, in Italia come in Africa.

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    Trento, 20 novembre 2020 Medici con l’Africa Cuamm ha presentato oggi a Ledro e Vallarsa le due nuove strutture allestite per supportare le case di riposo dei due paesi, permettendo le visite dei parenti a Ledro e nuovi spogliatoi per gli operatori sanitari a Vallarsa, dove è stato allestito anche uno spazio visite invernale.

    I nuovi spazi, donati grazie al sostegno del governo americano attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), contribuiranno a tenere sotto controllo gli effetti dell’epidemia di Covid-19. L’obiettivo è mantenere le case di riposo Covid-free, senza far venir meno le visite e il conforto morale agli anziani ospiti.

    Le due strutture sono state inaugurate con due diversi eventi a Vallarsa e Ledro. Massimo Giordani, direttore generale dell’Unione Provinciale Istituzioni Per l’Assistenza (UPIPA) di Trento, era presente ad entrambe le cerimonie, insieme a don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, e Andrea Atzori, responsabile del progetto IRC-19, che ha finanziato le costruzioni. A Vallarsa, alle 10.00, Luca Costa, sindaco del paese, era presente insieme a Giulia Stoffella e Michela Plazzer, rispettivamente presidente e direttrice della casa di riposo “don Giuseppe Cumer”. A Ledro alle 13.00 sono intervenuti Marisa Dubini e Roberto Povoli, rispettivamente presidente e direttore della casa di riposo “Giacomo Cis”.

    L'inaugurazione della struttura a Ledro.

    L’inaugurazione della struttura a Ledro.

     

    Ledro: una casetta per le visite agli anziani

    Il nuovo spazio allestito a Ledro permetterà ai famigliari di continuare a visitare i parenti ospiti della casa di riposo anche durante i mesi invernali. Unito al corpo principale della struttura, il nuovo prefabbricato in legno presenta un accesso separato ed è fornito di un pannello in plexiglass per garantire la sicurezza degli ospiti della casa di riposo, evitando la trasmissione del virus.

    Considerata la fragilità degli ospiti, le visite dei famigliari sono state proibite in molte case di riposo tra marzo e maggio, con importanti conseguenze per il benessere psicologico sia degli ospiti sia dei famigliari. La nuova struttura di Ledro permetterà di risolvere il problema anche nei mesi invernali.

     

    Un momento di una visita tra parenti a Ledro.

    Un momento di una visita tra parenti a Ledro.

    Vallarsa: nuovo spogliatoio e spazio visite per una struttura covid-free

    La casa di riposo di Vallarsa ha espresso il bisogno di un nuovo spogliatoio per lo staff, per poter continuare a mantenere la struttura Covid-free, non mescolando oggetti e abiti personali con quelli utilizzati in struttura. Negli ultimi mesi lo staff ha usato per questo scopo una tenda allestita nel cortile della casa di riposo, ma con l’arrivo dell’inverno il nuovo prefabbricato garantirà uno spazio più confortevole per lo staff sanitario.

    I  nuovi spogliatoi allestiti a Vallarsa.

    I nuovi spogliatoi allestiti a Vallarsa.

    Sempre a Vallarsa, nell’ambito dello stesso progetto, un porticato esterno è stato riorganizzato e attrezzato con vetri e porte finestre per poter accogliere le visite dei parenti anche in inverno, rispettando le norme di sicurezza.

    “Questa pandemia – spiega don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – ci ricorda che dobbiamo prenderci cura dei più deboli, perché sono loro i più esposti. In Africa lo facciamo da sempre, concentrandoci in particolare sulla salute di mamme e bambini. In Italia abbiamo visto che sono proprio gli anziani ad avere più bisogno di attenzione. Per questo, spinti anche dai suggerimenti dei nostri medici rientrati dall’Africa e attivi in tutto il territorio nazionale e anche qui in Trentino, abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto anche per le case di riposo”.


     

    “Queste due nuove strutture – spiega Andrea Atzori, responsabile del progetto “Italian Response to Covid-19” – fanno parte di un progetto più ampio che vuole rendere le strutture sanitarie e le comunità più resilienti e formare i professionisti sanitari in Italia. Stiamo vedendo quanto l’esperienza accumulata in molti anni di lavoro nelle epidemie in Africa oggi sia fondamentale anche in Italia. Siamo felici di poter portare il nostro contributo qui in Trentino grazie al coinvolgimento dei nostri volontari e anche al governo degli Stati Uniti, che sta supportando diverse iniziative in Italia, con l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’epidemia di Covid-19».

    USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale), che finanzia IRC19, è la più importante organizzazione per lo sviluppo del governo americano, attiva in più di cento paesi.

     

    Questo comunicato stampa è stato reso possibile grazie al generoso supporto dei cittadini americani attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID). I contenuti sono responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm, ricevente del Fixed Amount Award (FAA) No. 7200AA20FA00013 e non riflettono necessariamente il punto di vista di USAID o del governo degli Stati Uniti.