La notizia del violento attacco missilistico che ha colpito l’ospedale pediatrico di Okhmatdyt a Kiev ci lascia sgomenti. Da due anni, dall’inizio della guerra in Ucraina, il Cuamm è presente nel Paese, chiamato a una “solidarietà vicina”. Dapprima con un intervento al confine con la Romania, a Chernivsti, dove migliaia di persone si sono dirette per sfuggire ai bombardamenti. Proseguendo, poi, con attività di sostegno psicologico alle persone sfollate e con il supporto a 29 strutture ospedaliere del paese in 6 diversi Oblast, attraverso la fornitura di farmaci e materiale sanitario.

Tra gli ospedali che abbiamo supportato c’è anche quello di Okhmatdyt, il principale centro di cura dell’Ucraina per bambini malati di cancro. Fin dai primi mesi di conflitto l’ospedale di Okhmatdyt è stato anche rifugio per numerose famiglie rimaste senza un posto sicuro in cui poter vivere. Oggi parte di questa struttura è ridotta in macerie, priva di ossigeno, acqua ed elettricità con centinaia di feriti e almeno 30 persone uccise.

Con il cuore colmo di dolore continuiamo il nostro impegno in Ucraina con il nostro team di operatori ed esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti, al personale sanitario dell’ospedale di Okhmatdyt e alla popolazione ucraina da tempo stremata dalle conseguenze di uno scontro che sembra non avere fine. Ancora una volta di fronte all’ennesima violenza causata dalla guerra, che con l’attacco all’Okhmatdyt ha colpito i più vulnerabili tra i vulnerabili, ribadiamo con forza l’importanza di fermare questo conflitto che come tutti i conflitti genera solo distruzione e sofferenza.