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Tanzania Al meeting nazionale contro la malnutrizione

Ottobre è un mese importante per il nostro lavoro sulla nutrizione: si stanno svolgendo in questo periodo meeting tecnici e incontri di sensibilizzazione per presentare l’impegno del Cuamm nella lotta alla malnutrizione.

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    Si è tenuto tra il 26 e il 28 ottobre a Dar Es Salaam, capitale della Tanzania, il “Joint Multisectoral Nutrition Review”, un meeting annuale organizzato dal governo per fare il punto con i partner presenti in Tanzania sul lavoro svolto nella lotta alla malnutrizione. Come ogni anno, anche il Cuamm era presente, ma quest’anno ha segnato un’occasione speciale, come spiega Giuseppe Valerio, country manager di Medici con l’Africa Cuamm in Tanzania.

    «A giugno 2016, dopo cinque anni di lavoro – ci spiega – si è conclusa la National Nutrition Strategy, il documento che ha guidato gli sforzi dei partner e del governo fino ad oggi. Il meeting di questi giorni quindi è stato l’occasione per il lancio del nuovo Tanzania National Multisectoral Nutrition Action Plan 2016-21. Un nuovo documento per cui anche il Cuamm ha dato il suo contributo, partecipando ai gruppi di lavoro sulla malnutrizione acuta severa (SAM), sulla nutrizione materna, infantile e adolescenziale e sul Nutrition Monitoring Information System (NMIS)».

    Ottobre è un mese sicuramente interessante per quanto riguarda le azioni sulla nutrizione nel paese. Lo scorso 5 ottobre abbiamo preso parte all’incontro di alto livello The Next Generation Program – Local Experiences, Global Impact, evento che ha presentato, a Dar Es Salaam, il progetto “The Next Generation Program: integrated Promotion of Nutrition, Growth and Development in Tanzania” il cui obiettivo, entro il 2019, è di prevenire 77.300 casi di malnutrizione cronica e 1870 decessi.

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    Alcuni visitatori al gazebo allestito per informare la popolazione sulla nutrizione a Bariati.

    Si è svolto poi un evento di lancio del programma su livello regionale nella regione di Simiyu la settimana successiva, in occasione del passaggio della Uhuru Torch, dove un team congiunto di volontari Cuamm tanzani e italiani ha presentato alla popolazione le azioni di contrasto alla malnutrizione in programma nella zona. A Bariadi, all’ombra di un gazebo allestito con materiali informativi ed esempi di prodotti studiati ad hoc per le mamme e i bambini che verranno trattati, i nostri volontari locali hanno spiegato a chiunque lo chiedesse l’obiettivo del programma e le azioni concrete che verranno messe in atto.

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    Il team Cuamm di Bariadi

     

    L’impegno del Cuamm contro la malnutrizione

    Medici con l’Africa Cuamm si è impegnato a intervenire sulla malnutrizione in maniera concreta nelle regioni di Iringa e Njombe, nel centro-sud del paese. All’interno dei 9 ospedali, 25 centri di salute e 13 dispensari delle due regioni, si stanno infatti attrezzando e formando unità di supporto nutrizionali per la corretta identificazione e il successivo trattamento della malnutrizione severa e acuta. Si stima che, in questa area di intervento, più di 14.000 bambini soffrano di malnutrizione, 4.700 dei quali sono affetti da malnutrizione acuta severa.

    Le azioni intraprese dal Cuamm comprendono formazione degli operatori di villaggio per le attività di controllo e riconoscimento della patologia, formazione del personale sanitario del distretto per la diagnosi e il trattamento, fornitura di materiale necessario per l’assistenza dei bambini malnutriti e sistema di riferimento ai centri ospedalieri per il trattamento dei casi più complicati.

    Nel novembre del 2015 inoltre, Medici con l’Africa Cuamm ha siglato un accordo con il quale si impegna a sviluppare, a partire dal 2016, azioni di salute preventiva e curativa nel campo della malnutrizione infantile anche in due nuove regioni: Simiyu (nel nord della Tanzania) e Ruvuma (nel sud).

    Così come negli altri interventi a contrasto della malnutrizione attivi nel paese anche nelle nuove aree l’intervento mira ad aumentare le buone pratiche nutrizionali delle mamme in gravidanza e dei bambini fino ai due anni; promuovere tra le persone che si prendono cura dei bambini nelle comunità (donne soprattutto) le buone pratiche igieniche e nutrizionali; supportare i centri di salute e gli ospedali presenti nel territorio nell’identificazione e trattamento dei bambini affetti da malnutrizione acuta severa e moderata.