Medici con l'Africa Cuamm

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Nel backstage dei servizi di salute essenziali

Grazie al progetto INCLUSIVE, in Etiopia, stiamo rafforzando le procedure di raccolta, analisi e utilizzo dei dati del sistema sanitario in modo da fornire un’assistenza di qualità più elevata alla popolazione.

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    Cosa c’è dietro ai servizi di salute essenziali garantiti alla popolazione nei contesti più fragili? Dietro la concreta erogazione dei servizi, ci sono competenze e attività molto delicate: la puntuale fornitura di farmaci e attrezzature mediche, i complessi miglioramenti infrastrutturali in situazioni fragili, lo sviluppo delle capacità degli operatori locali, spesso lontani da sistemi di formazione regolari.

    Nella Regione di Gambella in Etiopia, è attivo un percorso “trasformativo” per migliorare i servizi sanitari essenziali, in particolare per mamme e bambini, attraverso il rafforzamento del l’Health Management Information System (HMIS). Questo processo richiede di affinare competenze articolate come la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati, in modo che chi gestisce i servizi sanitari possa assumere decisioni più informate e quindi fornire un’assistenza di qualità più elevata alla popolazione. Inoltre, un efficace sistema di gestione dei dati è fondamentale per tracciare i progressi delle attività implementate dai progetti e segnalare eventuali criticità, permettendo così di ri-orientare le azioni e le strategie in modo più appropriato.

    È questa una delle componenti dell’assistenza tecnica fornita all’interno del progetto INCLUSIVE: rafforzare la prevenzione, le cure eque e inclusive per tutti che supporta 9 strutture sanitarie, 2 ospedali e 7 centri di salute in tre distretti della Regione: Gambella Town, Gambella Zuria e Abobo. L’intervento ha come focus la cura della salute materno-infantile, con una particolare attenzione alla prevenzione e alla creazione di un ambiente sanitario favorevole per le persone con disabilità. Finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, l’intervento è implementato da Medici con l’Africa Cuamm insieme a CBM International e Rehabilitation and Development Organization (RaDO).

    «Migliorare le piattaforme di utilizzo delle informazioni e le pratiche di monitoraggio dei dati è fondamentale oggi, per gestire in modo più puntuale il lavoro quotidiano, ma anche per il futuro, per informare più efficacemente sulle iniziative sanitarie e migliorare i servizi. I progressi compiuti fino a qui evidenziano l’importanza della collaborazione, della formazione e del supporto dedicato», afferma Buzuayehu Bogale, esperto Cuamm per il monitoraggio e a valutazione dei progetti.

    Sulla base di un’analisi iniziale, è stato sviluppato un piano d’azione per ogni struttura sanitaria coinvolta attraverso una formazione mirata per lo staff e attività di supervisione. Tra i principali risultati raggiunti, il personale ha migliorato la propria capacità di convalidare i dati e di preparare report accurati a partire dal DHIS2, il software nazionale di raccolta delle informazioni sanitarie a livello di distretto; nonché di monitorare le prestazioni fornite utilizzando indicatori chiave (Kpi), di aggiornare regolarmente il sistema e di utilizzare i grafici di monitoraggio. Investire nel sistema informativo sanitario è investire nel miglioramento della qualità dei servizi e nella loro sostenibilità: è l’altra faccia, più nascosta, del prendersi cura dei pazienti.