Medici con l'Africa Cuamm

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Ho pensato di non farcela

È grazie ad operatori sanitari qualificati che si riesce a garantire la salute di tante mamme e bambini come Nyanhok e Buay. Il Cuamm lo fa assicurando un servizio di assistenza sanitaria di qualità per i rifugiati sud sudanesi nel campo di Nguenyyiel, nella regione di Gambella in Etiopia.

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    Nyanhok Baziel ha 19 anni ed è una giovanissima mamma. Dopo aver partorito in casa, è arrivata nell’health post della Zona D del campo rifugiati di Nguenyyiel, il posto di salute gestito dal Cuamm, nella regione di Gambella in Etiopia. Nyanhok era già stata nella stessa struttura sanitaria tre volte per le visite prenatali ma non si era presentata alla quarta visita prevista perché troppo occupata a gestire il carico di lavoro domestico.

    “Le contrazioni sono iniziate alla mattina alle 7.00. Ho provato a raggiungere il posto di salute ma sono stata costretta a fermarmi prima in una casa lungo la strada”, ha raccontato Nyanhok. Con l’aiuto di un’ostetrica tradizionale, alle 12 è nato Buay Tot, un maschio di 2,8 kg, ma subito Nyanhok ha cominciato a sanguinare molto. Solo un’ora più tardi è riuscita ad arrivare al posto di salute della Zona D per ricevere aiuto.  Endale, l’ostetrica di turno, si è accorta subito che Nyanhok presentava una severa emorragia. L’equipe Cuamm è intervenuta prontamente per assistere e stabilizzare la giovane mamma.

    L’emorragia post parto è in effetti la causa più comune di mortalità materna, soprattutto nelle prime 24 ore dopo il parto. Per questo motivo, per prevenire le complicazioni ostetriche, è fondamentale partorire in una struttura sanitaria con l’assistenza di personale qualificato.

    “Ho pensato davvero di non farcela.  Sono riuscita a sopravvivere grazie alle cure che ho ricevuto nel posto di salute Cuamm e da quello che mi è successo, ho capito quanto è importante essere assistiti durante il parto – ha riconosciuto con sollievo Nyanhok –. Non appena possibile, sono stata accompagnata nell’allattamento al seno e poi trasferita all’unità di ricovero post-natale per essere seguita accuratamente nella guarigione. Buay è stato sottoposto alle vaccinazioni di base e dopo 24 ore siamo stati dimessi, con l’impegno di ripresentarci al posto di salute per la visita di controllo”.

    Medici con l’Africa Cuamm garantisce un servizio di assistenza sanitaria di qualità diurno nel posto di salute nella Zona D del campo rifugiati di Nguenyyiel, avvalendosi di operatori sanitari qualificati e dedicati, con un’attenzione particolare alla salute di mamme e bambini. Lo fa, in collaborazione con Cefa, nell’ambito del progetto “Rafforzare la resilienza dei rifugiati sud sudanesi a Gambella attraverso un approccio integrato e sostenibile, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili”, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. L’intervento mira a garantire i servizi sanitari essenziali in due posti di salute di due differenti campi rifugiati, Nguenyyiel e Tierkidi. Nonostante le sfidanti condizioni di sicurezza del contesto, si cerca di assicurare la fornitura di farmaci essenziali e di attrezzature mediche, la presenza di operatori sanitari qualificati, il rafforzamento delle attività di sensibilizzazione comunitaria e il supporto al sistema di riferimento all’ospedale.

    Complessivamente nei due campi tra maggio e agosto 2023, 12.209 pazienti hanno avuto accesso alle visite ambulatoriali, 6.145 dei quali donne. Tra questi, 4.278 sono bambini sotto i 5 anni di età. In particolare le visite ambulatoriali garantite presso il posto di salute nella Zona D del campo di Nguenyyiel sono state 7.724. Infine, sono 478 le donne incinte che hanno avuto accesso alla prima visita prenatale, 73% delle quali presso Nguenyyiel, e 59 le donne che hanno partorito nei due posti di salute coperti dal progetto, di cui 31 nell’health post della Zona D.