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Letture d’Africa: intervista all’illustratore

La Special Edition 2023 di Cuamm, “Letture d’Africa. Interpretazioni d’autore dal Continente”, è dedicata alla letteratura africana ed è illustrata da Andrea Mongia.

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    Andrea Mongia è la mano che firma le tavole del calendario Cuamm 2023, “Letture d’Africa. Interpretazioni d’autore dal Continente”, dedicato alla letteratura africana. Dopo il diploma all’Istituto Europeo di Design, Mongia inizia a lavorare come illustratore freelance. Nel 2019 è stato inserito da Forbes nella lista “30 Under 30 – Europe – Art & Culture”, che individua i creativi più influenti d’Europa. Il suo lavoro è stato anche riconosciuto da The Society of IllustratorsAmerican IllustrationAutori di Immagini 3×3 Illustration Competition.

    Conoscevi la letteratura africana anche prima di lavorare a questo progetto o è stata una scoperta?

    «Purtroppo la conoscevo soltanto da lontano, come tanti avevo letto del premio Nobel per la letteratura ad Abdulrazak Gurnah nel 2021 e mi ero promesso di approfondire. Questo lavoro mi ha dato modo di farlo, spalancando una finestra su un mondo difficile, complesso e sfaccettato».

    Qual è il titolo, tra quelli inseriti nel calendario, che ti ha incuriosito di più e che consigli di leggere?

    «Non è una risposta affatto facile perché, addentrandosi tra i dodici titoli, si scoprono realtà tanto diverse quanto affascinanti. Se dovessi scegliere un solo titolo suggerirei “La via della fame” di Ben Okri per il modo in cui la realtà, dura e spietata, e la tradizione spirituale dei Yoruba, si fondono in una sola narrazione, a tratti surreale».

    Quali sono state la tavola più facile e quale la più difficile da disegnare e perché?

    «Più che una tavola in sé, la cosa più difficile è stata creare belle immagini che potessero raccontare i libri senza essere troppo pesanti o, al contrario, banalizzarli nel contenuto. Tra i vari approcci, alla fine ho optato per una via metafisica che si adatta bene ai diversi temi, ed una palette cromatica fatta di contrasti molto vivaci, che se da un lato ricordano le cromie africane, dall’altro trasmettono perfettamente la forte carica emotiva dei libri».

    Sei mai stato in Africa?

    «Purtroppo no, ma un viaggio tra Sudan ed Etiopia è da tanto tra le mie mete preferite».

    Cosa ti ha spinto a diventare un illustratore?

    «La voglia di creare immagini e la curiosità di scoprire attraverso esse nuove storie».

    Come hai conosciuto il Cuamm e cosa ti ha portato ad accettare questo lavoro?

    «Conoscevo il Cuamm per il suo incessante lavoro sanitario in Africa, ma questo lavoro mi ha dato modo di approfondire da vicino tanti aspetti dell’organizzazione e l’idea di poter contribuire con le mie immagini a supportarla mi ha reso felice ed orgoglioso di realizzare questo calendario».

    Qual è il gadget solidale di Medici con l’Africa Cuamm che regalerai ai tuoi amici?

    «Oltre al calendario, regalerò l’agenda, per tanti amanti della carta è indispensabile!».

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