Medici con l'Africa Cuamm

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La formazione: componente necessaria

C’è un detto che dice: “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”. Alla vigilia della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario che ricorre il 19 agosto, vogliamo dedicare una speciale attenzione allo straordinario sforzo profuso in formazione, con un nuovo progetto sulla salute materno-infantile, che ha preso avvio da giugno in Uganda.

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    Offrire servizi sanitari migliori è possibile, anche nelle regioni della Karamoja e di Lango, rafforzando la formazione delle risorse umane. Dallo scorso giugno Medici con l’Africa Cuamm, in collaborazione con Fondazione Elma, sostiene un progetto triennale sulla salute materno-infantile per consolidare le competenze del personale sanitario e offrire supporto al Ministero della Salute ugandese.

    Sono 37 i professionisti inseriti nel percorso di formazione, tra anestesisti, radiologi, infermieri pediatrici, tecnici di laboratorio e ostetriche.

    Il progetto è stato presentato durante un convegno organizzato nella città di Soroti, al quale hanno partecipato i principali stakeholders dei 9 distretti della Karamoja e dei 4 distretti di Lango. Si è trattato di un momento fondamentale per il coinvolgimento delle autorità locali, dei dirigenti e degli operatori delle strutture sanitarie.

    Le regioni della Karamoja e di Lango, con una popolazione di 3.756.500 persone, soffrono di carenza di risorse umane nel settore sanitario. Nel 2021 in Karamoja erano 1.164 i posti vacanti, pari al 41% delle posizioni, mentre Lango aveva 936 posti vacanti, pari al 27% delle posizioni. Si riscontrava un’ampia disparità di posti vacanti tra i vari distretti e di alcune figure chiave, come anestesisti e radiologi.

    Durante l’incontro a Soroti, Peter Lochoro, rappresentante Paese del Cuamm in Uganda, ha sottolineato come questo programma sia tempestivo per aumentare il numero di anestesisti e per favorire l’apprendimento di conoscenze sull’utilizzo di apparecchiature, come le macchine a raggi X e in materia di assistenza ai neonati. “Chiedo ai distretti di sostenerci come partner nell’assorbire il personale qualificato, – ha affermato Lochoro – iniziando con l’inserimento in ospedali privati senza scopo di lucro o nei distretti vicini, laddove si riscontrano carenze, in modo che i professionisti non rimangano senza lavoro o cambino città dopo essersi specializzati”.

    In rappresentanza di Fondazione Elma, Rita Akankwasa ha ringraziato Medici con l’Africa Cuamm per la proficua collaborazione, in sostegno alla Karamoja e ora anche di Lango per offrire servizi sanitari di qualità: “Recentemente Cuamm ed Elma hanno concluso con successo un programma di 4 anni in Karamoja, durante il quale hanno operato in sinergia con i distretti per identificare infermieri e ostetriche locali a cui offrire una specializzazione. Ci stiamo impegnando, affinché questi sanitari vengano assorbiti nella forza lavoro del Paese”.

    In conclusione, la gratitudine espressa da Patrick Barugahare, in rappresentanza del Ministero della Salute ugandese: “Quando parliamo di risorse umane per la sanità, non ci concentriamo solo sugli operatori sanitari, ma su tutte quelle persone che si attivano in azioni che fanno la differenza nel servizio sanitario. In Uganda, le risorse umane per la salute sono guidate da un piano strategico decennale (2020-2030), che prevede tre step: pianificazione, sviluppo e gestione. Le maggiori problematiche sono la limitatezza dei salari, la necessità di una formazione accurata, la mancanza di attrezzature. Questo progetto ci sta aiutando ad affrontare tutte queste difficoltà, per una sanità migliore!”.