Grazie Papa Francesco
«Papa Francesco ci ha lasciati, il vuoto e il dolore sono profondi. Fino alla fine, fino a ieri ha continuato ad esserci. “Con” il suo popolo, con la sua benedizione urbi et orbi ha voluto dare il suo ultimo segno di amore verso questo nostro mondo dilaniato dalle guerre e pur amatissimo e caro. Grande aiuto, grande sorgente di speranza per tutti noi del Cuamm Medici con l’Africa».

«Papa Francesco ci ha lasciati, il vuoto e il dolore sono profondi. Fino alla fine, fino a ieri ha continuato ad esserci. “Con” il suo popolo, con la sua benedizione urbi et orbi ha voluto dare il suo ultimo segno di amore verso questo nostro mondo dilaniato dalle guerre e pur amatissimo e caro. Vuoto perché sentiamo di aver perso un padre, una guida dolcissima e ferma, lucida e coraggiosa, una protezione che accompagnava il nostro cammino. Un dono. Un dono che ha condiviso fino alla fine la scelta dei più poveri, la scelta dell’Africa, i poveri vicini e i poveri lontani. E in Africa i paesi più fragili: ne ha visitati alcuni, come la Repubblica Democratica del Congo, il Centrafrica, il Sud Sudan. Ha voluto stare, “con” loro, con questa gente. E l’abbiamo sentito vicino. Grande aiuto, grande sorgente di speranza per tutti noi del Cuamm Medici con l’Africa. Ha amato quel continente, ricco, meraviglioso, pieno di potenzialità e l’ha amato anche perché carico di dolore, di fatica, di umiliazione. In un mondo, specie oggi, dove sembra prevalere l’arroganza, la prepotenza, l’interesse personale, l’umiliazione del povero, in un mondo così Papa Francesco ha continuato fino alla fine a vivere la solidarietà, la vicinanza, e la difesa e il rispetto del più povero. Un dono grande. E per questo che allora forte è la gratitudine. Per il Padre Buono che ce l’ha donato. L’ha donato a una Chiesa acciaccata e affaticata, ma anche luminosa nel suo ribadire a voce alta che il regno che vogliamo costruire è fatto di fraternità e di solidarietà. Un uomo semplice per le persone semplici che si è apposto fino alla fine ad ogni ingiustizia e disuguaglianza e ha proclamato con la sua vita il Vangelo della liberazione, della dignità, del futuro per ogni creatura, specie le più fragili. Grazie, Papa Francesco».
Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm