Donne che si supportano ogni giorno
Diamo spazio all’impegno costante di donne incredibili che ogni giorno, in Africa sub-Sahariana, sono impegnate a supporto di altre donne, lì dove c’è maggiore bisogno.

L’8 marzo in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, un’occasione per riconoscere i successi sociali, economici e politici delle donne, ma anche un momento di riflessione sulle sfide ancora aperte legate all’uguaglianza di genere e ai diritti delle donne.
È in questa data che vogliamo dare spazio all’impegno costante di donne incredibili che ogni giorno, in Africa sub-Sahariana, sono impegnate a supporto di altre donne, lì dove c’è maggiore bisogno.
Magdalen Awor – Ostetrica Cuamm e tutor presso il Rumbek Health Science Institute, Sud Sudan
Nata in Uganda, Magdalen vive da dieci anni in Sud Sudan, dove lavora come ostetrica e tutor presso la scuola di ostetricia e infermieristica di Rumbek.
Il Sud Sudan è non solo uno dei paesi con il più alto tasso di mortalità materna, ma anche uno di quelli con il più basso tasso di alfabetizzazione femminile. Qui, studiare e coltivare opportunità di crescita personale è una sfida quotidiana soprattutto per le donne.
«Quando entro in classe, quando supporto queste ragazze nella pratica clinica, vedo un futuro per questo Paese. Educando e formando le ragazze, le rendiamo più forti e, allo stesso tempo, contribuiamo ad assistere le donne in un momento delicato e troppo spesso pericoloso per la vita come il parto».
Il Rumbek Health Science Institute, situato nello Stato dei Laghi, è una scuola di formazione supportata da Cuamm dal 2020. Qui, ogni anno, una cinquantina di studenti e studentesse coronano il sogno di stringere tra le mani un diploma. Sono i professionisti sanitari di un paese fragilissimo, che ancora oggi si attesta come il penultimo al mondo secondo l’indice di sviluppo umano.
Loide Cambisano – Responsabile di progetto Cuamm a Shinyanga, Tanzania
Nata e cresciuta in Italia, nel 2023 Loide ha iniziato a lavorare con Cuamm nella regione di Iringa, in Tanzania. Oggi è responsabile di un progetto dedicato all’Hiv, ai giovani e agli adolescenti nel distretto di Shinyanga. Lo stigma, i pregiudizi e la discriminazione legati all’Hiv hanno un enorme impatto sulla vita dei giovani e degli adolescenti, portando a comportamenti come il rifiuto di aiuto, l’emarginazione e trattamenti coercitivi.
«Le donne e le ragazze che vivono con Hiv sono senza dubbio quelle che più spesso subiscono lo stigma legato alla malattia. Lavorando tra i giovani mi colpisce la loro curiosità, il desiderio di scoprire e conoscere. Chiedono risposte, informazioni attendibili. Noi proviamo a dargliele perché sappiamo che solo così è possibile creare comunità consapevoli e libere dallo stigma».
Nel distretto di Shinyanga si registrano tassi superiori alla media nazionale in termini di matrimoni precoci, gravidanze adolescenziali e casi di violenza di genere. Parlare di consenso, salute e diritti sessuali e riproduttivi, violenza di genere e stigma è quindi fondamentale per garantire il benessere psico-sociale dei più giovani. Per questo Cuamm promuove sessioni di sensibilizzazione sia all’interno delle comunità che nelle scuole offrendo anche attività di screening per Hiv e supporto psicologico ai giovani che vivono con Hiv.
Germana Tuitileni – Assistente Cuamm nella Casa di attesa di Chiulo, Angola
Germana Tuitileni è una figura di riferimento nella Casa de Espera, le case d’attesa dell’ospedale di Chiulo, in Angola. Qui la conoscono tutti.
Germana ha infatti iniziato a supportare il lavoro del Cuamm nella casa di attesa sin dal principio, nell’ormai lontano 2012. Pur non essendo un’ostetrica professionista, negli anni Germana ha costruito le sue competenze e, ancora più importante, ha guadagnato la fiducia di ogni donna arrivata a Chiulo per un parto sicuro. Tutte le mattina Germana è qui, per supportare le donne della casa di attesa nelle ultime settimane di gravidanza. Le coinvolge in attività di sensibilizzazione sulla salute sessuale e riproduttiva, sulla nutrizione e, soprattutto, sull’importanza di ricevere cure adeguate durante la gravidanza, nel momento del parto, e dopo.
«Ogni giorno sono qui per sostenere queste donne. Parlo loro dell’importanza di stare alla casa de espera e partorire in sicurezza, perché so che diffonderanno questo messaggio nella loro comunità e sempre più donne seguiranno il loro esempio».
Le case di attesa sono un’introduzione a basso costo ma estremamente efficace. Permettono di garantire assistenza alle donne incinte nelle ultime fasi della gravidanza, facilitando l’accesso ad un parto assistito e sicuro. Le donne con gravidanze a rischio vengono accolte qui quando la data del parto si avvicina, così da poter essere monitorate da professionisti sanitari e riuscire ad accedere rapidamente all’ospedale in caso di emergenza.
Nel 2023, oltre 2.000 parti sono stati assistiti presso l’ospedale di Chiulo, inclusi 167 cesarei. Il lavoro di Germana per le donne incinte in Angola è fondamentale per promuovere il loro benessere e ridurre le complicazioni legate alla gravidanza. Educando queste donne, Germana sta rafforzando l’intera comunità e contribuendo alla riduzione della mortalità materna, che in Angola è di 222 decessi ogni 100.000 parti.