Medici con l'Africa Cuamm

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Annual Meeting 2023 In movimento

Erano tantissime, circa 1.800, le persone riunite al Conservatorio di Milano, giunte da tutta Italia per mettere al centro l’Africa e l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm.

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    Padova, 4 novembre 2023 – Energia, speranza e tanto impegno sono alla base del lavoro di Medici con l’Africa Cuamm che oggi a Milano ha raccontato ad amici, sostenitori, compagni di viaggio, un anno di intervento per la salute di mamme e bambini in Africa e per la formazione di giovani operatori sanitari locali.

     

    Massimiliano Baggio: Direttore del Conservatorio Milano

    Ad aprire l’evento Massimiliano Baggio, Direttore del Conservatorio Milano: «Per me e tutto il Conservatorio è un grande piacere e onore avervi qua. È da diversi anni che siamo “in movimento” con il Cuamm, organizzando concerti e manifestazioni a sostegno del suo impegno in Africa e ancora una volta oggi, ribadiamo la nostra vicinanza a tutti voi».

     

    Mons. Mario Delpini: Arcivescovo di Milano

    E ha proseguito, mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano: «Sono qui a dire il mio apprezzamento e il mio saluto a nome della città di Milano che ha mandato nel mondo tanti medici, volontari, persone di cuore, che sono ovunque. È la tradizione di una città che è attraente, sensibile, generosa, capace di aiutare. Ma oltre che ringraziare, credo sia necessario una profondità di riflessione: l’Africa è così complessa, ferita, è così bloccata, non si riesce a vedere un cammino che consolidi un incremento di benessere e democrazia. Un continente che ha delle risorse straordinarie, ma viene continuamente saccheggiata. Credo che il “con” del Cuamm sia un elemento chiave per capire dai medici come li trasforma l’Africa e cosa vanno ad imparare in Africa».

     

    Antonio Tajani: Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale

    Nel video messaggio inviato, l’on. Antonio Tajani, Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha detto: «Cari amici del Cuamm è un piacere unirmi a voi per il vostro meeting annuale. Il mondo vive oggi giorni sempre più complicati, purtroppo adesso la crisi drammatica in Medio Oriente e prosegue anche il conflitto in Ucraina e noi sosteniamo come sapete una pace giusta. E questo è lo spirito con cui, proprio ieri, abbiamo approvato in consiglio dei ministri il Decreto Mattei. Con il Piano Mattei stiamo lavorando per dare stabilità al continente africano e favorire il suo inquadramento in un più ampio Piano Marshall europeo. Vogliamo essere capofila di una grande iniziativa dell’Unione Europea e così vogliamo favorire la creazione di posti di lavoro, offrire un’alternativa di vita a tanti giovani africani, vogliamo aumentare le borse di studio e contribuire a formare una leadership africana responsabile e preparata con l’obiettivo di affrontare in modo strutturato il tema dello sviluppo e contrastare il traffico di esseri umani».

     

    Paolo Gentiloni: Commissario UE per l’Economia

    Paolo Gentiloni, Commissario Ue per l’Economia: «L’Europa potrebbe prendere da modello e ispirazione quelle tre lettere, quel CON del nome di Medici con l’Africa Cuamm. L’Europa è la superpotenza dell’aiuto della cooperazione, se mettiamo insieme l’Unione Europea e i vari paesi membri, è di gran lunga il paese che aiuta di più l’Africa, ma deve esserci una trasformazione: finora l’Europa ha pensato in modo orizzontale, ora dobbiamo iniziare a pensare in verticale, cioè dobbiamo pensare al rapporto tra l’Europa, il Mediterraneo e l’Africa. Questo è il futuro dal punto di vista demografico, climatico, economico».

     

    Romano Prodi: Presidente fondazione per la collaborazione tra i popoli

    E riportando l’attenzione sulle gravi crisi che si stanno compiendo a livello globale, Romano Prodi, Presidente Fondazione per la collaborazione tra i popoli ha spiegato: «O c’è un cambiamento a livello internazionale e mondiale o non si risolve niente, nessuna crisi. Vediamo che nella stessa Africa ci sono divisioni terribili, ma non possiamo parlare di una speranza concreta se non c’è un intervento delle grandi potenze che, purtroppo, al momento non esiste. In Ucraina la guerra è diventata di trincea, quella in Israele e Palestina ha una caratteristica propria: occorre trovare la soluzione del problema specifico dei due Stati. C’è bisogno di un’iniziativa internazionale che garantisca la soluzione futura, sia questa dei due Stati o di uno Stato unito, ma da soli non esiste soluzione di pace, l’odio è troppo profondo».

     

    Pierre Somse: Ministro della salute della Repubblica Centrafricana

    Pierre Somse, Ministro della salute della Repubblica Centrafricana: «La Repubblica Centrafricana è uno dei paesi più poveri al mondo che ha vissuto diversi decenni di instabilità politica cosa che ha portato allo stravolgimento del sistema sanitario. Abbiamo un tasso di mortalità materna molto elevato, il secondo peggiore al mondo 729 morti ogni 10.000 nati vivi, una delle peggiori mortalità infantili al mondo, 50 morti infantili ogni 1.000 nascite. Una situazione terribile. Ed è in questo contesto che possiamo apprezzare l’opera svolta da Cuamm e dal Governo Italiano. Nel giro di 5 anni, grazie al Cuamm, abbiamo formato 20 pediatri, prima ce ne erano soltanto 2!».

     

    Alberto Mantovani: Direttore scientifico Humanitas

    Alberto Mantovani, Direttore scientifico di Humanitas: «Penso ai giovani italiani e africani che sono sul campo. Insegnare in Africa con il Cuamm è stata un’esperienza, forse la mia esperienza più significativa di insegnamento. Quattro sono le parole che vorrei sottolineare: sfida, passione, intelligenza e speranza. Sfida perché vuol dire misurarsi con una realtà diversa e ripensare all’essenziale. Passione in italiano vuol dire due cose. Vuol dire sofferenza, ma vuol dire la voglia di imparare dei ragazzi che è straordinaria, un entusiasmo che veramente è difficile trovare. Ancora intelligenza e speranza perché io penso che la passione e l’entusiasmo siano la speranza ed è la speranza che ci portiamo a casa quando torniamo».

     

    Fabio Fazio: Giornalista e conduttore televisivo

    Per la prima volta all’Annual meeting, Fabio Fazio ha invitato don Dante a partecipare a “Che tempo che fa” e ha sottolineato: «Io vivo di parole, il mio mestiere è parlare. Quest’oggi, grazie a persone speciali come quelle che sono in sala. Ho capito che oggi siamo qui perché il Cuamm è esperienza, è esperienziale. Le parole che si dicono qui oggi sono parole concrete, di persone che cambiano concretamente la vita ad altri in Africa. Il tema di oggi è “In movimento” che non è solo quello degli altri, ma è anche il nostro verso gli altri cioè siamo noi a doverci mettere in movimento rispetto alla staticità e al presentismo che sta caratterizzando il nostro tempo».

    A portare la voce dell’Africa, dal Mozambico,Kajal Chhaganlal, Direttrice pedagogica Università Cattolica del Mozambico: «A Beira, la mia città nel Nord del Mozambico, non era nemmeno possibile diventare medico. Sono stata tra i primi medici laureati il 21 agosto del 2007. Per me è grandissimo il senso di gratitudine verso l’Università e chi la sostiene per formare nuovi medici, come il Cuamm. Mi porto nel cuore tanti medici del Cuamm che hanno segnato il mio cammino, il dottor Claudio, il dottor Alessandro, il dottor Giorgio. Hanno un posto speciale nel mio cuore e sono stati un modello per me. La nuova campagna del Cuamm “A casa mia” è una grande opportunità per noi, ci offre la possibilità di seguire i nostri sogni e di diventare quello che desideriamo, per il bene delle nostre comunità E ora, grazie al Cuamm e all’Università di Padova, possiamo anche frequentare un master per le emergenze pediatriche».

     

     

    Ogni anno, i dati del programma “Prima le mamme e i bambini” danno conto del lavoro svolto. Questi gli ultimi presentati oggi a Milano: 188.923 parti assistiti realizzati in 2 anni 10 ospedali di 8 paesi africani; 8.102 bambini malnutriti trattati, 659 manager sanitari africani formati. E sono ben 211 i giovani specializzandi italiani che in questi 2 anni hanno svolto un tirocinio in uno degli ospedali in cui opera il Cuamm.

     

    Mons. Claudio Cipolla: Presidente del Cuamm e vescovo di Padova

    Mons. Claudio Cipolla, Vescovo di Padova e presidente del Cuamm ha detto: «Provo tanta gioia nel vedere che un’esperienza che nasce dalla fede, dalla sensibilità, dal senso di umanità di alcuni nostri uomini, preti e non solo, di Padova, è diventata grande e diventa capace di fare proposte che superano anche le sue origini, è diventata un servizio offerto a tutta l’Italia. Il titolo “In movimento” che ha anche una dimensione interiore, quella di ogni persona e che prende forma in passi specifici  Il primo passo è quello di avere un orizzonte, un obiettivo come quello del giovane sud sudanese Gordon che è riuscito a servire la sua comunità».

     

    Card. Matteo Zuppi: Presidente Conferenza Episcopale Italiana

    Card. Matteo Zuppi, Presidente Conferenza Episcopale Italiana: «Aiutare è vivere e vivere è aiutare, le due cose coincidono. Fare bene per gli altri ci fa vivere bene, fa vivere bene gli altri e noi. Abbiamo un tasso di amore per noi stessi che spesso ci ingrassa notevolmente e ci fa vivere male. Ancor più importante è quando si riesce a mettere insieme emergenza e sviluppo. Purtroppo a volte facciamo solo la prima e non facciamo la seconda. Ringrazio il Cuamm che, invece, si impegna per l’una e per l’altra. Papa Francesco chiede a tutti di impegnarsi per la pace e non si arrende alla logica della guerra. Questa ricerca impegna tutti quanti ed è un mosaico in cui tante forze devono concorrere per risolvere il problema della guerra».

     

    Giovanni Azzone: Presidente Fondazione Cariplo

    Giovanni Azzone, Presidente Cariplo: «Viviamo in un mondo strettamente interconnesso, vediamo ovunque emergenze continue che, ovunque nascono, hanno un impatto su tutto il nostro territorio. L’esperienza del Cuamm ci dimostra che migliorare la qualità della vita in un territorio ampio garantisce a tutte le nostre comunità un miglioramento. Come Fondazione abbiamo deciso di sostenere un intervento in Africa perché è coerente con l’obiettivo di rafforzare le sue comunità e i dati presentati qui oggi lo dimostrano».

    Elio Franzini: Rettore Università Statale di Milano

    Elio Franzini, Rettore Università Statale: «Si parla tanto di giovani e credo che i nostri specializzandi siano persone davvero eccezionali che tengono in piedi il nostro sistema sanitario nazionale. Il percorso formativo dei giovani non deve essere unidirezionale e grazie al Cuamm e, all’esperienza che questi giovani fanno in Africa, possiamo anche vedere che c’è uno scambio reciproco, perché quando tornano sono più ricchi dentro».

     

    Beppe Severgnini: editorialista del Corriere della Sera

    Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera: «Dobbiamo raccontare la catena del bene per far capire che esiste un’umanità in grado di lavorare per la pace, un’umanità diversa che è in grado di guardare negli occhi l’altro. La forza di una giornata come oggi è che non è retorica. Non basta mettere una qualunque buona notizia, devi raccontarla in maniera intelligente, sofisticata, appassionata, come stanno facendo questi giovani che partono con il Cuamm. È più facile raccontare l’orrore, purtroppo. È molto difficile raccontare le cose belle, però qualcuno là fuori vuole leggerle, guardarle e ascoltarle».

    Neri Marcorè: Autore e attore

    E dopo il finale di Neri Marcoré che ha portato in scena una straordinaria interpretazione de “La guerra di Piero”, particolarmente attuale in questo momento storico, è don Dante Carraro, il direttore del Cuamm, a ringraziare tutti i presenti e tutti i medici sul campo a partire da chi coordina in progetti negli 8 paesi dell’Africa in cui il Cuamm è impegnato: «Anche noi sentiamo il dovere di vegliare i sepolti di tutte le guerre, ma ci portiamo nel cuore, in particolare, gli effetti che queste guerre stanno determinando in Africa. Vogliamo vegliare con il nostro impegno, con il nostro coraggio, con la nostra determinazione. Non ci interessa essere rose o tulipani. Ci interessa esserci. Saremo dei semplici, umili, papaveri rossi che vegliano. E faremo quello che dipende da noi, perché vogliamo davvero seminare questa speranza in Africa: che Italia e Africa insieme è davvero possibile».

    L’ANNUAL MEETING gode del patrocinio di: Comune di Milano, Università degli studi di Milano Bicocca, Federazione Nazionale degli ordini della professione di ostetrica.

    In collaborazione con: Intesa Sanpaolo, Gilead, Esselunga.

    Sponsor tecnici: Walcor, Il Grigio cooperativa sociale, Coldiretti Lombardia, Coldiretti Donne Impresa, Azienda Agricola Bambini. Cuamm è membro di Link 2007.

    Media Partner: Rai Radio 2, Radio 24, Radio Inblu, Radio Vaticana, Tv2000, Corriere Buone Notizie, Avvenire, Vatican News, L’Osservatore Romano, Africa rivista, Difesa del Popolo.

    PRIMA LE MAMME E I BAMBINI è un programma in collaborazione con Fondazione Cariparo, Fondazione Cariverona, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di risparmio di Lucca.

    Grazie a: Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione CR Firenze, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Friuli, Fondazione di Sardegna, Fondazione con il Sud, Fondazione CRT.

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