L’importanza di un caffè per un parto sicuro
“Le cerimonie del caffè” in Etiopia sono degli incontri che permettono alle mamme di confrontarsi con le operatrici e condividere le loro esperienze sul tema della salute materno-infantile.

Le prime mamme che arrivano iniziano subito a stendere con cura le stuoie sotto al portico, qualcuna accende il braciere e fa bollire l’acqua per il caffè, qualcun’altra prepara le tazze. Le mamme si mettono spontaneamente a chiacchierare tra loro e con l’operatrice comunitaria. È così che prendono avvio le “cerimonie del caffè” nel distretto di Gambella in Etiopia, dove le mamme si incontrano dopo pranzo per confrontarsi su piccoli problemi di salute materno-infantile insieme a un’operatrice comunitaria, condividendo anche le proprie esperienze personali nell’accesso alle cure ospedaliere. È attraverso questi momenti di condivisione che si riescono a trasmettere messaggi di sensibilizzazione sull’importanza delle visite pre e post-natali, del parto assistito, delle vaccinazioni, della prevenzione dell’Hiv/Aids e a diffondere buone pratiche nutrizionali e di cura. Ancora di più in questa fase di emergenza Covid-19.
«In questi incontri faccio lezione alle donne incinte e in allattamento e ogni mese si affronta un tema diverso. Le cerimonie del caffè sono il momento migliore per trasmettere alle mamme nuove nozioni e informazioni sulla loro salute e quella della loro famiglia. Questo progetto sta aiutando molto» ci racconta Ajulu Ogula, ostetrica di Medici con l’Africa Cuamm nell’ambito del progetto “Maggiore equità e qualità dei servizi sanitari”, supportato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Questa cerimonia, all’apparenza semplice, è in realtà il punto d’arrivo di un intenso lavoro sul territorio nelle comunità, che inizia con le visite delle operatrici comunitarie alle case delle mamme per invitarle a partecipare a questi incontri.
«Sono passate a casa mia due operatrici sanitarie di comunità, mi hanno invitato alla coffee ceremony, un incontro per le mamme incinte e che stanno allattando. Ho deciso di partecipare e lì ci hanno insegnato molte cose utili sulla gravidanza, sui benefici del parto assistito e ci hanno invitato a fare le visite e le vaccinazioni. Finora ho fatto tre controlli all’ospedale e devo tornarci altre due volte prima del parto. Sono alla quarta gravidanza, anche le altre volte ho partorito in ospedale. E continuo a partecipare alle cerimonie del caffè. Sono contenta di partorire in ospedale, mi fa sentire più sicura e se ci fosse qualche complicazione lì possono gestirla e salvare la mia vita e quella del mio bambino» racconta Heruth, una delle mamme che partecipa ormai regolarmente a questi momenti di condivisione così importanti.
Ancora di più oggi, in questa fase di emergenza Covid-19, è fondamentale il lavoro di sensibilizzazione nelle comunità per promuovere l’accesso ai servizi sanitari e per trasmettere l’importanza delle cure per mamme e bambini.
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