“REAGIRE” NONOSTANTE TUTTO: PER DARE SERVIZI A MAMME E BAMBINI
Continua la risposta umanitaria di Cuamm a supporto della popolazione in Tigray, Etiopia, per migliorare l’accesso ai servizi sanitari e nutrizionali essenziali, e di protezione.

Sono donne bambini, anziani: un’intera comunità che continua ad affrontare situazioni di conflitto, sfollamenti interni e disastri naturali nella regione del Tigray, nel nord dell’Etiopia. A fronte di questa grave crisi umanitaria, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) si è impegnata a dare continuità all’aiuto per queste popolazioni vulnerabili, consolidando i progressi ottenuti con il progetto “Ripristino di servizi essenziali di salute, nutrizione e di assistenza alimentare a Shire in Tigray” in fase di conclusione, con un nuovo importante intervento dal titolo “REACT: Risposta Umanitaria Integrata alla Crisi del Tigray”.
L’impegno è davvero a reagire, nonostante tutte le difficoltà, e a continuare a sostenere l’accesso a servizi essenziali per queste popolazioni colpite da crisi ricorrenti.
Il nuovo intervento, avviato ufficialmente il 23 settembre a Shire, in Etiopia, è implementato da Medici con l’Africa Cuamm in collaborazione con il Vis e i Salesiani di Don Bosco. All’evento di apertura erano presenti rappresentanti degli Uffici regionali firmatari, degli Uffici sanitari zonali e woreda, dei partner umanitari, nonché direttori e amministratori delegati delle strutture sanitarie della regione. I partecipanti hanno espresso grande apprezzamento per i risultati ottenuti da Cuamm e hanno delineato le attività future nell’ambito dei progetti di emergenza AICS. In particolare, Mr. Gebremichael, direttore della Banca del sangue di Axum, ha sottolineato come Cuamm stia provando a colmare le lacune del sistema: “Finora, quasi nessuna organizzazione umanitaria ha sostenuto il sistema sanitario integrando i servizi della Banca del sangue. Tuttavia, Cuamm sta fornendo supporto sia tecnico che logistico per consentire alla Banca di funzionare a pieno regime. Questo supporto svolge un ruolo cruciale nella riduzione della mortalità materna e infantile, spesso causata dalla carenza di scorte di sangue nell’area di riferimento: un’area che copre quasi tre zone e una popolazione di circa 3 milioni di persone”.
Il nuovo progetto si propone di migliorare l’accesso ai servizi sanitari e nutrizionali essenziali e di protezione nelle Woreda di Shire Indasilasse e Indagabuna, con particolare attenzione a donne e bambini. Nello specifico, l’intervento interessa l’Ospedale Generale Suhul di Shire, l’Indagabuna Primary Hospital, e 4 centri di salute. E insieme, intende migliorare l’accesso al cibo per le famiglie sfollate, favorendo un aumento della disponibilità di fattori di produzione agricoli e della capacità produttiva per le famiglie nelle aree rurali. Crisi spesso dimenticata, quanto si sta verificando in Tigray ha reso la sua popolazione estremamente vulnerabile. L’instabilità e i disastri climatici hanno gravemente minato la sicurezza alimentare e l’accesso ai servizi essenziali colpendo soprattutto donne, bambini e anziani e causando centinaia di migliaia di sfollati interni (IDPs). Le aree rurali, in particolare, soffrono di una grave scarsità di risorse e la natura montuosa della regione complica ulteriormente l’accesso ai servizi essenziali. Le condizioni precarie della popolazione dal punto di vista igienico-sanitario e sociale e la carenza di strutture sanitarie funzionanti, hanno aumentato il rischio di morbilità e mortalità. Già prima delle crisi, il Tigray presentava alti tassi di mortalità materna (267 ogni 100.000 nati vivi, Banca Mondiale) e neonatale (27 ogni 1.000 nati vivi, Banca Mondiale). La copertura dei servizi sanitari essenziali è scarsa, con una bassa percentuale di nascite assistite da personale qualificato.
In continuità con il primo intervento, REACT si concentra sul ripristinare la funzionalità e la qualità delle strutture sanitarie, con un focus sulla sala parto e sulla neonatologia intensiva (NICU) dell’Indabaguna Primary Hospital, così come sul rafforzamento del sistema di acqua, igiene e sanificazione (WASH). Si mira a garantire la disponibilità continuativa di risorse essenziali, come farmaci, attrezzature e materiali di consumo favorendo l’introduzione di un sistema di manutenzione e gestione sostenibile. Inoltre, si provvede alla fornitura di carburante per il generatore per garantire il funzionamento continuo delle strutture sanitarie. Nell’ottica di rafforzare complessivamente il sistema sanitario, come è stato sottolineato dalle autorità locali, è fondamentale il potenziamento dei servizi di emergenza – urgenza, con focus sulle emergenze ostetriche, pediatriche e neonatali; e ancora, si fornisce supporto per la piena operatività e funzionalità della Banca del sangue di Axum e il consolidamento di quella dell’Ospedale di Shire, promuovendo campagne di sensibilizzazione sulla donazione. In ambito nutrizionale, si promuove il rafforzamento dei servizi nutrizionali integrati con particolare attenzione ai bambini sotto i 5 anni, donne incinta e in allattamento, grazie al coinvolgimento degli operatori di salute comunitaria, gli Health Extension Workers (HEWs), e dei leader di villaggio.
Non meno importante è l’attenzione dedicata alla formazione delle competenze e al potenziamento delle capacità del personale sanitario locale, con un supporto tecnico costante. Per migliorare la qualità delle cure, si inserirà un’ostetrica all’Indabaguna Primary Hospital, che assicurerà anche visite di monitoraggio regolari ai centri di salute di primo livello. E poi, un infermiere pediatrico presso il Suhul General Hospital per la NICU e l’area per la “Kangaroo care”, la pratica che prevede il contatto pelle a pelle tra un neonato pretermine e i suoi genitori. L’infermiere, a rotazione, assicurerà un monitoraggio regolare delle attività pediatriche sia all’Indabaguna Primary Hospital che nei centri sanitari. Infine, ci sarà un Health Officer senior per la supervisione della qualità delle cure fornite in tutte le strutture.
Un’attenzione prioritaria sarà rivolta alle donne, ragazze e bambine, migliorando i servizi di salute sessuale e riproduttiva, con campagne di sensibilizzazione e di educazione alla salute; rafforzando i sistemi di prevenzione e risposta alla violenza di genere e all’abuso e sfruttamento sessuale (PSEAH) e fornendo servizi comprensivi e gender-sensitive di salute mentale (MHPSS).
Adottare una prospettiva di sviluppo a lungo termine è parte integrante dell’approccio alla cooperazione di Cuamm. Ed è così anche in Tigray perché, coinvolgendo le autorità locali e le comunità, ci si impegna nella pianificazione e implementazione degli interventi di mitigazione del rischio e di risposta anche ad eventuali crisi future.