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Integrare salute e nutrizione nella strategia Clean Cooking

Riconoscere il nesso tra ambiente, energia e salute e offrire servizi integrati. L’esperienza nella provincia di Uige, Angola.

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    L’inquinamento domestico dell’aria (Household Air Pollution – HAP), causato principalmente dall’uso di biomasse usate per cucinare, ha un grave impatto sulla salute ed è spesso responsabile di morti premature. Metà della popolazione mondiale, in particolare le comunità a basso reddito e con risorse limitate, soffre le conseguenze di questo fenomeno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha identificato l’Hap come un importante rischio ambientale per la salute, responsabile del 7,7% dei decessi globali nel 2016.Maggiormente colpiti sono le donne e i bambini nei contesti a basse risorse, rappresentando il 60% di tutti i decessi legati all’Hap.

    Attualmente, 970 milioni di persone in Africa non hanno accesso a soluzioni di cottura sostenibili. In Angola solo il 50% della popolazione ha accesso a metodi di cottura migliorati. Nella provincia di Uíge, questa percentuale scende al 25%: la dipendenza da legna e carbone per cucinare aggrava deforestazione, inquinamento e rischi per la salute. Garantire l’accesso a metodi di cottura migliorati nell’Africa subsahariana, attraverso la transizione dai fornelli tradizionali a quelli migliorati (Improved Cookstoves – Ics), è riconosciuto anche come un passo chiave verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg), in particolare quelli relativi a:

    • sostenibilità ambientale (Sdg 13),
    • città e comunità sostenibili (Sdg 11),
    • energia pulita (Sdg 7),
    • uguaglianza di genere (Sdg 5),
    • riduzione della povertà (Sdg 1)
    • salute (Sdg 3).

    Per affrontare questo problema e promuovere la cottura sostenibile, nella provincia settentrionale di Uige abbiamo avviato il progetto Clean Cooking, realizzato in collaborazione con i Salesiani di Don Bosco, Eni e il Governo dell’Angola. Attraverso la sostituzione di fornelli tradizionali con fornelli migliorati (Ics), il progetto permette di promuovere attività sanitarie all’interno delle comunità raggiunte, con particolare attenzione ad igiene, sanità e nutrizione.

    La componente sanitaria del progetto mira a sensibilizzare la popolazione su nozioni di base relative alla nutrizione e all’igiene, ed è attualmente in fase di implementazione in 16 comuni della provincia di Uíge. Parallelamente, viene adottata una strategia di Cambiamento Sociale e Comportamentale (Social and Behavior Change – SBC) basata sulla metodologia “Família Modelo”, con l’obiettivo di migliorare i comportamenti igienico-sanitari domestici e ridurre la prevalenza di malnutrizione, malaria e malattie infettive a livello familiare. Operatori Sanitari Comunitari (Community Health Workers – CHW) formati sono incaricati di coinvolgere le famiglie nella promozione di comportamenti sani e di assisterle nella realizzazione di dispositivi igienici pratici.L’intervento si concentra su 3 comuni selezionati – Damba, Quitexe e Songo – attraverso attività di formazione, coinvolgimento della comunità, raccolta dati e monitoraggio trimestrale.

    Inoltre, la strategia del progetto prevede anche una componente denominata “Health Plus”. Il suo obiettivo principale è promuovere metodi di cottura più sicuri e sani attraverso la distribuzione di fornelli migliorati, garantendo al contempo la sensibilizzazione della comunità, lo sviluppo delle competenze degli operatori sanitari e l’accesso ai servizi sanitari. La componente si concentra sulla gestione della malnutrizione attraverso la prevenzione, lo screening comunitario e la cura della Malnutrizione Acuta Moderata (MAM) e Grave (SAM), con l’obiettivo di ridurre la Malnutrizione Acuta Globale (GAM) nella regione.

    Per rafforzare l’offerta di servizi sanitari alla popolazione e garantire un supporto adeguato a tutti i livelli di cura, l’intervento prevede anche l’integrazione di Programmi Terapeutici per Pazienti Malnutriti nei Centri di Salute (PTPA) dedicati al trattamento della MAM e della SAM senza complicazioni. Il personale sanitario sarà formato su protocolli adeguati di screening e di riferimento. Allo stesso tempo, verranno istituite Unità Speciali di Nutrizione (UEN) in tre ospedali per gestire i casi di SAM complicata, con il supporto di spazi a misura di bambino e cucine per attività di educazione nutrizionale. Il progetto sostiene inoltre le autorità locali attraverso attività di formazione e supervisione congiunta delle strutture sanitarie, con l’obiettivo di rafforzare le competenze locali e creare un cambiamento sostenibile nel tempo.