Medici con l'Africa Cuamm

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Il nostro impegno in Mozambico

 

Nel 2023

Nel nord del Mozambico, la situazione umanitaria del 2023 è stata segnata dal ritorno degli sfollati interni ai loro distretti di origine, incentivati dal miglioramento delle condizioni di sicurezza e dal desiderio di riunirsi con le famiglie. Tuttavia, molti rimpatriati, dopo anni di assenza e traumi, sono tornati in aree dove i servizi sociali di base non sono ancora del tutto ripristinati. Medici con l’Africa Cuamm ha continuato a fornire supporto umanitario, concentrandosi sulla salute mentale, le vittime di violenza di genere e la nutrizione, utilizzando cliniche mobili nella provincia di Cabo Delgado.

Nel febbraio e marzo 2023, il Ciclone tropicale Freddy ha colpito due volte il Mozambico, causando inondazioni che hanno interessato oltre 800.000 persone e danneggiato infrastrutture essenziali come scuole e centri sanitari. Le inondazioni hanno anche aggravato l’epidemia di colera. Cuamm ha risposto mobilitando più di 60 squadre nelle province di Cabo Delgado, Sofala, Zambezia e Tete, formate per gestire i casi di colera.

Nel 2023, Medici con l’Africa Cuamm ha proseguito i suoi interventi nella provincia di Sofala, supportando la neonatologia e la pediatria dell’Ospedale Centrale di Beira. L’obiettivo è stato garantire servizi di qualità, con la presenza di personale sanitario esperto che affiancasse continuamente il personale locale. Per migliorare l’accesso alle cure, è stato mantenuto un servizio di ambulanza gratuito e operativo h24, con circa 800 trasferimenti mensili dai centri di salute all’Ospedale Centrale di Beira.

Nel settore materno-infantile, Medici con l’Africa Cuamm ha continuato il programma di salute sessuale e riproduttiva per adolescenti nella Provincia di Tete, supportando l’Ospedale Provinciale di Tete e sei centri di salute nei distretti di Angonia e Mutarara. Questo intervento ha migliorato la qualità dell’assistenza clinica attraverso la formazione del personale e la riabilitazione delle infrastrutture.

Cuamm ha anche consolidato il suo impegno nelle malattie croniche non trasmissibili, proseguendo con interventi di lungo periodo nelle province di Zambezia e Sofala, con un’attenzione particolare ai pazienti pediatrici e al diabete di tipo 1.

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