Nel 2023

Il 2023 ha visto Medici con l’Africa Cuamm impegnata in missioni di valutazione e incontro delle autorità locali, per l’esplorazione e la conoscenza di un nuovo paese, la Costa d’Avorio, con il supporto ad alcune realtà cattoliche già presenti e i primi passi per porre le basi di una presenza strutturata. Al 166° posto su 193 nella classifica dell’Indice di sviluppo umano, la Costa d’Avorio è un paese dell’Africa occidentale con indicatori di salute molto preoccupanti. Ha oltre 29 milioni di abitanti, di cui la metà con meno di 20 anni, ed è in pace dal 2010, dopo una guerra civile durata 5 mesi che ha causato oltre 3.000 morti. L’aspettativa di vita si attesta intorno ai 58 anni; il tasso di fertilità è di 4,4 figli per donna; la mortalità dei bambini con meno di 5 anni è di 69,4/1.000, mentre quella materna è pari a 385/100.000 nati vivi. La spesa sanitaria media pro-capite è di circa a 75 dollari. Con un territorio ricco di materie prime, tante sono le diseguaglianze e i contrasti interni: tra le aree urbane e quelle rurali, tra il Nord e il Sud, dove si trova Abidjan, la città principale che conta oltre 10 milioni di abitanti. Un paese che attira forza lavoro da quelli vicini, ma che diventa anche punto di partenza per molti migranti che non ce la fanno ed è un “osservatorio speciale” per un’altra area molto fragile e bisognosa, quella della fascia del Sahel. L’intervento del Cuamm si è concentrato su alcune azioni principali: il supporto e il coordinamento del network dell’U.R.S.S.C.I (Unione dei religiosi per la salute e la coesione sociale in Costa d’Avorio), dove sono riunite tutte le congregazioni cattoliche presenti nel paese, e il suo riconoscimento giuridico, come soggetto unico, presso le autorità locali; opere di ristrutturazione ed equipaggiamento con farmaci e materiale sanitario che hanno coinvolto in maniera diretta 13 centri di salute e la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario, attraverso alcuni corsi realizzati in 71 centri di salute di 9 diverse regioni.Un primo germoglio che porterà frutti importanti da quello che, a tutti gli effetti, diventa il nono paese di intervento del Cuamm.

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