Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
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I nostri testimoni

Amici speciali che ci conoscono da tempo e sanno chi siamo, hanno toccato con mano il nostro essere a fianco dei più poveri, qui e in Africa.Ci consegnano pillole di affetto, oggi che la fatica è più dura.

Parole con l’Africa #11Niccolò Fabi

“Pensare all’Africa, in questo momento, potrebbe sembrare un lusso”, sul perché non lo sia si interroga Niccolò Fabi, amico e testimone speciale del Cuamm con cui ha condiviso in questi ultimi anni tanta strada. Tanti i viaggi, gli incontri, le storie che lo hanno visto protagonista, anche con la sua musica, di un’attenzione speciale all’Africa. Le nostre “Parole con l’Africa” non potevano che chiudersi con lui.

Parole con l’Africa #10Roberto Citran

«Cosa nasconde in centro città un enorme portone da cui entrano ed escono ragazzi neri?» si domandava da bambino Roberto Citran. La risposta arriva cinquant’anni dopo, attraversando quel portone per un invito a pranzo. Con la sorpresa di incontrare un modo di fare senza retorica, «fare e basta, senza tante domande». Un invito proposto a tutti da Roberto Citran, attore garbato ed elegante di teatro, cinema e tante fiction tv.

Parole con l’Africa #9Simonetta Agnello Hornby

«Qual è la situazione delle ragazze, come vi prendete cura di loro al tempo di Covid-19?» ci ha chiesto Simonetta Agnello Hornby sempre attenta a sostenere le cause dei minori, delle vittime di violenza e degli emarginati. Per questo lancia un forte appello per la salute delle adolescenti, unendo in un unico impegno civile la sua esperienza di avvocato e la sua scrittura. Simonetta, nata a Palermo, vive a Londra dove ha svolto la professione di avvocato specializzato in diritto di famiglia e dei minori. Il 2 giugno 2016 Il Presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale. Tutti i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi.

Parole con l’Africa #8Beppe Carletti

«A parlare siamo tutti bravi, poi, dopo, ci vogliono i fatti» ricorda con passione Beppe Carletti, tastierista, anima e cuore della leggendaria band dei Nomadi, 330 canzoni in repertorio. Una vita dedicata alla musica, Carletti è sempre sensibile all’impegno civile e alla solidarietà verso chi ha più bisogno, anche a questo continente, l’Africa che deve riuscire a «vivere, non sopravvivere».

Parole con l’Africa #7Dacia Maraini

«Bisogna fare presto»: una parola gentile insieme forte, semplice e autorevole. È quella di Dacia Maraini una delle più conosciute scrittrici italiane. Un appello per dire che ci sono azioni urgenti da prendere, per fermare il contagio in Africa: un impegno urgente a favore di uomini e donne concreti, anche se lontani dal nostro sguardo. Non si tira indietro Dacia Maraini, con la sua passione civile e sociale che ha ispirato romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti paesi.

Parole con l’Africa #6Agnese Pini

Parlare di Africa oggi è difficile. Sembra un posto così lontano, eppure le parole di Agnese Pini, direttore della Nazione, vogliono andare oltre le tante ipocrisie e arrivare diritte a ciascuno di noi. Perchè la sofferenza che stiamo vivendo in questi giorni, a causa del Covid-19, possa darci la forza di essere più sensibili e grati a chi dona qualcosa di sé agli altri, qui in Italia e lì in Africa.

Parole con l’Africa #5Claudio Magris

Esiste un altro modo di guardare all’Africa, oltre le sue immense tragedie e i suoi drammi? Ce lo suggerisce Claudio Magris, germanista e scrittore raffinato, che con la sua riflessione e le sue opere è entrato nel cuore vivo dell’Europa e di questo nostro Occidente. Con gratitudine verso chi si spende sul campo, oggi sprona a una nuova lettura: saper riconoscere che l’Africa sta vivendo le doglie di un parto, verso un nuovo protagonismo. Una nascita che ha bisogno di mani sapienti di levatrice. Magris per tanti anni docente di lingua e letteratura tedesca, nel 2004 ha ricevuto il prestigioso premio Príncipe de Asturias per le lettere e nel 2016 il premio Kafka, oltre a essere dal 2006 Membro dell’Accademia dei Lincei.

Parole con l’Africa #4Natalino Balasso

Una telefonata, un messaggio da lanciare all’Europa, un invito “agli egoisti”. Visto cosa è successo da noi, con sistemi sanitari avanzati, cosa può fare il virus se attecchisce in Africa? Prova a immaginarlo, sempre visionario, con la sua frizzante ironia, Natalino Balasso. Ed è convinto: può essere un disastro anche di ritorno. Attore e scrittore di professione, si è sempre definito un autodidatta. La sua popolarità si è sviluppata seguendo molteplici strade: non solo teatro, ma anche cinema e televisione, sperimentando nuovi format video nel suo canale Youtube. Per Cuamm ha realizzato, insieme a Massimo Cirri, Tabula rasa.

Parole con l’Africa #3Niccolò Ammaniti

L’Africa, è un continente ancora più dimenticato ora, eppure siamo tutti fatti di carne e speranza, legati ad un unico destino, ricorda Niccolò Ammaniti, con ammirazione e gratitudine per chi dedica la sua vita a esistenze dimenticate. Scrittore tradotto in tutto il mondo, regista e sceneggiatore, Ammaniti è sensibile ai temi dell’infanzia e allo scontro tra mondo degli adulti e dei bambini. Nel 2003 ha trasposto il suo romanzo “Io non ho paura” nel film di G. Salvatores. Nel 2007 per “Come Dio comanda” ha vinto il premio Strega. Nel 2009 ha aderito alla nostra campagna “Mio fratello è africano”; nel 2014 ha partecipato al volume con autori diversi per l’uscita di “Medici con l’Africa”, il dvd del film documentario di Carlo Mazzacurati.

Parole con l’Africa #2Daniele Silvestri

Che cosa ci ha insegnato la pandemia di Covid-19? Lo sapevamo già, ma ci ha confermato con forza che siamo tutti interconnessi. È così che Daniele Silvestri, cantautore da sempre in equilibrio tra talento e tradizione, leggerezza espressiva e impegno civile, ci suggerisce di guardare oltre il nostro recinto perché, come dice il titolo di una sua famosa canzone, “la mia casa”, la nostra casa, è il mondo.

Parole con l’Africa #1Beppe Severgnini

Parole importanti: per dire con la voce di amici cari e preziosi che dobbiamo fare presto. Parole “con”, perché andrà bene davvero solo se andrà bene per tutti. Anche in Africa. Sì anche in Africa, perché questo continente non può restare invisibile, anche là Covid-19 fa paura, anche nell’ultimo miglio, nei 23 ospedali sostenuti da Cuamm, in 8 paesi.

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