Non contano solo i contagi e le morti che il Covid-19 ha portato in Africa. Quello che preoccupa di più sono gli effetti secondari che il virus provoca su sistemi sanitari estremamente fragili. Da martedì 15 settembre, un approfondimento in 8 puntate sull’Africa e sui bisogni del continente: temi scomparsi dall’attenzione dell’opinione pubblica in questi mesi di pandemia.

Nel primo video della nuova serie Fuori dal Radar, Giovanni Putoto, coordinatore per le emergenze per Medici con l’Africa Cuamm, fa il punto sulla situazione in Africa, mentre dal Sud Sudan Fabrizio Vaccaro, medico specializzando in Sanità Pubblica, racconta come un piccolo ospedale rurale fronteggia la pandemia, con pochi mezzi a disposizione.

Il 25 Agosto 2020 l’Africa è stata dichiarata libera dalla Poliomielite: un grande successo, in un momento in cui un nuovo virus sta minacciando la salute di milioni di persone nel mondo. Proprio la paura del contagio da nuovo coronavirus ha fatto cancellare le campagne di vaccinazione per il morbillo in 27 paesi, che intanto in Africa fa più morti del Covid-19 e anche di Ebola.

Molti medici italiani, prima di affrontare il Covid-19, non avevano mai dovuto fare i conti con il problema delle risorse limitate e degli ospedali sotto pressione. Per alcuni di loro, l’esperienza vissuta in Africa è stata d’aiuto nei momenti più duri della pandemia.

Il diabete e l’ipertensione, ma anche altre malattie croniche richiedono terapie regolari, che molto spesso non è stato facile garantire in questi mesi di pandemia. Infatti, tra il 20% e il 60% dei servizi dedicati a queste malattie sono stati interrotti per l’arrivo del nuovo coronavirus in Africa.

In Africa, ogni 2 minuti, una donna muore a causa del parto, in tempi normali. Le cose non vanno meglio con la pandemia. La gente ha paura di andare in ospedale per timore del contagio. In tanti paesi le misure di lockdown hanno bloccato i trasporti pubblici e quindi molte donne finiscono per partorire a casa, senza assistenza qualificata.

Il nuovo coronavirus svela la trappola della povertà: chi è povero, se si ammala, non ha i mezzi per curarsi e si troverà ad essere ancora più povero e vulnerabile.

Gli adolescenti stanno vivendo un momento molto duro per colpa della pandemia, anche in Africa. Le scuole chiuse non solo li privano della possibilità di puntare sul proprio progresso personale, ma espongono molte ragazze a violenza e gravidanze precoci.

Nel corso del 2019 nel continente africano si sono registrati 21.600 episodi di conflitto armato, 96 epidemie di malattie infettive e 89 catastrofi naturali. L’arrivo di un nuovo virus in luoghi già messi a dura prova per queste emergenze complica decisamente la situazione.