Quando la cura diventa davvero accessibile per tutti
Sostegno ai servizi sanitari materno-infantili essenziali nel Distretto Sanitario di Bossangoa. Un impegno che continua e si consolida.

Un sistema di trasporto gratuito che consente l’accesso ai servizi e in particolare l’assistenza al parto e insieme fa ripartire l’intero sistema sanitario di una comunità.
È tutto indicato in un nome, ma soprattutto in un obiettivo: “Sostegno ai servizi sanitari materno-infantili essenziali a favore della popolazione più vulnerabile del Distretto Sanitario di Bossangoa”. È l’intervento finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato da Medici con l’Africa Cuamm, che si è da poco concluso a Bossangoa, nella Repubblica Centrafricana. Avviato a settembre 2024, a distanza di un anno, si misurano i concreti e significativi risultati, ottenuti attraverso alcune leve strategiche. Le ripercorriamo.
Trasporto e sistema di riferimento
Garantire la gratuità delle cure, insieme all’attivazione di un sistema di trasporto gratuito da e verso l’Ospedale Regionale di Bossangoa, è stato sicuramente decisivo per favorire l’accesso ai servizi di salute materna in particolare l’assistenza al parto. Nel periodo settembre 2024 – luglio 2025 si è registrato un incremento dell’11,9% rispetto allo stesso intervallo dell’anno precedente. Il sistema di riferimento poi costituisce uno dei risultati più rilevanti dell’intervento nel Distretto Sanitario di Bossangoa. La possibilità di usufruire del trasporto gratuito da e verso l’Ospedale, oltre a rendere più accessibili i servizi, ha contribuito a rafforzare la percezione di appropriatezza e utilità del sistema stesso da parte della popolazione. L’Ospedale infatti registra un afflusso crescente di urgenze e di casi complessi che richiedono interventi avanzati: un dato indicativo in tal senso è l’incidenza dei tagli cesarei, che rappresentano il 19% dei parti assistiti. Allo stesso tempo, si rileva un numero di riferimenti oltre le previsioni, con una media mensile di 105 casi, pari a otto volte il livello di partenza. A partire dal mese di ottobre, il Cuamm ha condotto 29 sessioni di sensibilizzazione a livello comunitario, focalizzate in particolare sui servizi disponibili e gratuiti presso l’Ospedale Universitario Regionale di Bossangoa.
Farmaci e materiali di consumo
Tra le altre attività chiave, presso l’Ospedale di Bossangoa è stato garantito l’acquisto e il trasporto di farmaci, reagenti, consumabili per la gestione dei casi ostetrici e neonatali, incluse le emergenze, ad integrazione di quanto fornito dal governo. Inoltre, si è assicurato l’acquisto e la distribuzione di equipaggiamento sanitario essenziale per un’assistenza ostetrica e neonatale adeguata presso 2 Centri e 12 Posti Sanitari previsti. Nello specifico, un set da 14 ferri chirurgici, una bilancia pesa persone, un misuratore di pressione, un aspiratore manuale, un ambu per la rianimazione neonatale. In ogni struttura, si è svolta una sessione formativa pensata appositamente per facilitare la familiarizzazione del personale sanitario con i nuovi strumenti e contestualizzarne l’uso nel quadro dei protocolli di cura materno-infantile. Sono stati coinvolti complessivamente 18 operatori, 15 levatrici tradizionali e 3 assistenti ostetriche.
Formazione e monitoraggio
La presenza di personale tecnico Cuamm presso il reparto di maternità dell’Ospedale ha contribuito a rafforzare le competenze dello staff locale nella rilevazione e corretta registrazione delle emergenze ostetriche. Tra settembre 2024 e luglio 2025, i dati mostrano un incremento di quasi il 25% delle complicanze ostetriche assistite, il che conferma l’impatto fondamentale dell’intervento per la prevenzione e riduzione della mortalità e morbilità materna all’interno del Distretto. Inoltre, interventi che in passato non erano completamente gratuiti e i cui costi, diretti e indiretti, rappresentavano un forte ostacolo per le donne anche in caso di emergenza, come il parto cesareo o le trasfusioni di sangue, oggi possono essere effettuati grazie al sostegno del progetto. A partire da gennaio, sono state organizzate 5 campagne comunitarie per la raccolta di sangue, coinvolgendo 328 donatori. Tutte le attività comunitarie previste dal progetto, hanno permesso di raggiungere e coinvolgere 2382 persone.
Equipaggiamenti e manutenzioni
Un’attenzione particolare è stata dedicata al miglioramento e alla manutenzione degli equipaggiamenti e degli spazi preposti ai servizi ostetrici e neonatali, inclusi quelli previsti per la gestione delle emergenze, presso l’Ospedale. In particolare, è in via di conclusione la ristrutturazione di un vecchio edificio da adibire a nuova maternità e la costruzione del blocco operatorio da dedicare a chirurgia ginecologica e ostetrica.
Supporto al personale e gestione servizi ospedalieri accessori
Tra le attività di routine infine, il Cuamm supporta la direzione dell’Ospedale di Bossangoa nel mantenere motivato e stabile il personale sanitario, indispensabile per il funzionamento dei reparti di maternità, neonatologia e dei servizi correlati, provvedendo alla copertura di stipendi e/o incentivi mensili. Parallelamente, il Cuamm ha assunto la gestione della cucina ospedaliera e garantisce, su indicazione dei capi reparto, la fornitura di due pasti quotidiani a tutti i pazienti ricoverati.
Prospettive che si consolidano
Un impegno che continua e si consolida, sempre con il supporto della Cooperazione italiana attraverso il progetto “Promozione dell’accesso a servizi sanitari e nutrizionali per le donne e i bambini del Distretto Sanitario di Bossangoa”. Si agirà a diversi livelli: ospedaliero, supportando gli organi gestionali, rafforzando le competenze dello staff e fornendo farmaci ed equipaggiamenti; a livello comunitario, favorendo iniziative per la diffusione di buone pratiche in ambito sanitario e nutrizionale e per la facilitazione dell’accesso ai servizi ostetrici, neonatali e di trattamento della malnutrizione acuta. E ancora, promuovendo campagne di screening per la malnutrizione in minori di 5 anni e donne gravide/in allattamento, così come campagne per la donazione di sangue. Sarà garantita la formazione e supervisione continua delle levatrici tradizionali su gravidanza e parto sicuri, servizi pre e post natali, identificazione tempestiva e riferimento di complicanze.