Carissimi,

l’incontro con Papa Francesco a Roma, sabato 19 novembre, si sta rapidamente avvicinando. Siamo in tanti ad avere aderito e la trepidazione del cuore è davvero forte. Qualche posto libero c’è ancora, perché l’Aula Paolo VI è grande e se qualcuno desidera partecipare c’è ancora la possibilità di iscriversi. Fatelo al più presto qui per poter organizzare le cose al meglio.

Insieme a questo vi devo anche comunicare una richiesta giunta dalla Santa Sede ieri, in data 27 ottobre 2022. Vi riporto qui sotto alcuni stralci della lettera che ci è arrivata:

“A seguito dei contatti telefonici, sono a confermarle la richiesta di poter anticipare l’udienza di sabato 19 novembre alle ore 9 in Aula Paolo VI. Comprendo molto bene il notevole disagio che si può creare nella vostra organizzazione, ma si tratta di venire incontro a un desiderio del Santo Padre che nella stessa mattinata deve partire per Asti. Chiedo la cortesia di invitare tutti i partecipanti ad arrivare il più presto possibile in modo che l’udienza possa avere inizio alle ore nove. Da parte nostra faremo il possibile per facilitare l’ingresso in Aula”.

Confesso che questa richiesta ci ha colti di sorpresa e siamo rimasti spiazzati, ma capiamo anche che si tratta di venire incontro a un desiderio del Santo Padre. Mi ha commosso pensare a Papa Francesco, ottantenne, indomito nel suo viaggiare, nonostante gli inevitabili acciacchi legati all’età, che ci chiede di aiutarlo nel desiderio di poter recarsi ad Asti dove, assieme agli impegni istituzionali, potrà festeggiare una sua cugina che compie novant’anni di età. Sento tanta tenerezza e dolcezza verso questo Papa che, assieme alla passione per l’Africa, per la sua gente, le sue speranze e le sue fatiche coltiva anche il “desiderio” di andare a trovare una sua anziana parente per festeggiare il suo compleanno. Un uomo, Papa Francesco, che non si è lasciato ingessare dal ruolo che ha, ma che lo “nutre” e lo “riscalda” con tanta umanità, familiarità, normalità. È lui a chiedercelo e siamo per questo molto motivati nel dirgli: “Sì, Papa Francesco, faremo ogni sforzo e ogni sacrificio per venire incontro a questo Suo desiderio. Avremo sicuramente qualche disagio e ci costerà un maggior impegno. Il venire a Roma assomiglierà più a un pellegrinaggio che non a un viaggio, ma lo facciamo volentieri, come nostra partecipazione alla Sua missione, al Suo essere padre, fratello di ogni uomo e donna, lontana e vicina. Siamo contenti di poterLa incontrare presto, carissimo Papa Francesco, per portarLe la nostra vita, il nostro impegno con l’Africa, le sue le fatiche e le sue gioie”.

Chi è già iscritto a questo link può trovare tutte le indicazioni pratiche delle soluzioni che stiamo predisponendo per ridurre il più possibile il disagio e poterci adeguare a questa richiesta e a questo desiderio di Papa Francesco.

Nella fiducia che riusciate a partecipare ugualmente a questo importante momento insieme, vi ringrazio della comprensione e vi aspetto tutti!

D.Dante