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Conferenza Ana la ricerca Cuamm per la salute neonatale

Tre i progetti di ricerca Cuamm presentati a Kigali, Rwanda in occasione della conferenza indetta dalla African Neonatal Association.

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    Anche Medici con l’Africa CUAMM ha preso parte alla Conferenza dell’African Neonatal Association (Ana) tenutasi a Kigali, Rwanda (20-22 agosto 2025) un appuntamento che ha riunito in Africa medici, ricercatori e operatori sanitari provenienti da diversi Paesi per discutere delle sfide più urgenti per la salute neonatale in contesti a basse risorse.

    Cuamm ha presentato tre progetti di ricerca operativa strategici, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento dei sistemi sanitari africani in tema di salute neonatale, un periodo estremamente fragile e delicato.

    Il progetto Critical Care Registry negli ospedali di Wolisso (Etiopia) e Beira (Mozambico), Cuamm ha raccolto dati su oltre 2.600 neonati, creando dei veri registri per tracciare la gestione e l’andamento dei ricoveri nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatali (Nicu). I risultati hanno evidenziato differenze rilevanti tra i due contesti (ad esempio nei tassi di taglio cesareo e nell’uso della ventilazione alla nascita), dimostrando la fattibilità e il valore dell’implementazione strumenti di raccolta dati a basso costo e in tempo reale nei Paesi a basso reddito per migliorare la salute:

    «È stato un momento per condividere le nostre esperienze in contesti e background diversi e imparare dagli altri. Un’opportunità per incontrarci come medici Cuamm e dialogare con i colleghi che lavorano sul continente, dandoci la possibilità di pianificare un obiettivo comune, mettendo in rete piattaforme già esistenti con nuove iniziative innovative.» ha raccontato Eleni Hagos, pediatra del Cuamm al St Luke Hospital di Wolisso, Etiopia.

    Proprio la costruzione e l’analisi di raccolte di dati di qualità è il tema comune dell’altro progetto presentato. Impulse ha valutato la qualità e l’uso delle informazioni di routine su neonati e nati morti in quattro Paesi ad alta mortalità neonatale (Repubblica Centrafricana, Etiopia, Tanzania e Uganda). Il dottor Ousman Mouhamadou, coordinatore del progetto in Rca, ha presentato i risultati della prima fase del progetto di ricerca internazionale, che hanno mostrato criticità nella standardizzazione dei registri e nella completezza dei dati, ma anche margini significativi di miglioramento, sottolineando la necessità di investire in sistemi informativi affidabili per guidare le politiche sanitarie e l’assistenza clinica.

    «Presentare all’Ana Conference ha confermato la forza dei dati come strumento per trasformare la cura dei neonati e il valore di lavorare insieme come un unico e dedicato team».

    Infine, lo studio EpiNICU, condotto in collaborazione con partner in Italia, Brasile e Tanzania, ha indagato stress, ansia e depressione nei genitori di neonati ricoverati in terapia intensiva, coinvolgendo oltre 700 madri e padri. I risultati hanno mostrato un’alta frequenza di disagio psicologico in tutti i Paesi, con livelli particolarmente elevati di depressione in Tanzania e di stress severo in Brasile. Al tempo stesso, la partecipazione dei genitori alle cure è risultata più alta in Tanzania, evidenziando la complessità e l’importanza del supporto psicosociale nelle Nicu.

    La partecipazione di Cuamm è stata possibile grazie al supporto di Chiesi Foundation, che finanzia anche i progetti EpiNICU e Impulse, uno sforzo corale per sostenere la salute in contesti fragili.

    «Ho capito che in tutto il continente non siamo soli nell’affrontare le sfide della cura dei neonati in contesti difficili. Indipendentemente dal luogo, un neonato è sempre un neonato e, come team Cuamm, abbiamo avuto l’opportunità di rafforzare la nostra rete e le nostre collaborazioni» ha spiegato Marco Frison, pediatra Cuamm all’ospedale di Beira, Mozambico. 

    Il Dr. Franck Houndjahoue, pediatra, Health Coordinator a Bangui per Medici con l’Africa Cuamm e consulente scientifico di Ana, ha sottolineato:

    «La partecipazione di Cuamm alla prima Conferenza Ana di Kigali è stata di grande rilievo. L’organizzazione era rappresentata da personale proveniente da tre diverse regioni, a riflettere l’identità multilingue di Ana (francese, inglese e portoghese). I tre contributi portati si inseriscono pienamente nella visione di Ana e indicano una prospettiva promettente per i progetti di Cuamm nei Paesi membri dell’Associazione».

    Una conferma dell’interesse e della forte dedizione di Cuamm per la ricerca operativa.

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