CONTESTO
La regione di Gambella in Etiopia è al centro del grande flusso migratorio determinato dalla diaspora nel paese di centinaia di migliaia di profughi e rifugiati sud sudanesi in fuga dagli scontri e dalla grave crisi che colpisce il Sud Sudan. Il territorio della Regione di Gambella rappresenta l’entrata naturale in Etiopia per quanti scappano dal Sud Sudan.
Secondo l’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR), l’Etiopia sta diventando uno dei Paesi che accolgono il maggior numero di rifugiati in Africa e in questo momento la regione di Gambella, che conta 420.000 residenti, è arrivata ad ospitare oltre 408.000 profughi sud-sudanesi in fuga dalla guerra.
A causa di questo fenomeno migratorio la popolazione presente nella regione è quasi raddoppiata, mettendo in gravissima difficoltà un sistema sanitario già debole e caratterizzato da una bassa copertura vaccinale (17%), una bassa percentuale di parti assistiti (25%) e alti tassi di mortalità infantile, superiori alla media nazionale.

L’INTERVENTO
Dal momento che nella regione i principali bisogni in termini di salute derivano principalmente dalla scarsa copertura dei servizi di assistenza materna (assistenza al parto, al cesareo, alle cure prenatali e post natali), Medici con l’Africa Cuamm ha intrapreso nell’ area un intervento che ha l’obiettivo di aumentare la qualità, l’utilizzo e la domanda dei servizi materno-infantili e nutrizionali.
Questo obiettivo si declina in varie azioni, tra queste il miglioramento della rete sanitaria periferica che consiste di 30 strutture. Farle funzionare bene significa poter intercettare i problemi sanitari più semplici e far funzionare meglio l’ospedale regionale e gli altri ospedali presenti.
In particolare il Centro di Salute di Mender, collocato nel distretto di Abobo, a circa 40 Km dal capoluogo Gambella Town, a causa di un incendio ha completamente perso la propria Maternità, vale a dire il blocco di stanze dedicato al ricovero delle donne in gravidanza e al servizio di sala travaglio/parto.

FONDAZIONE MONS. CAMILLO FARESIN ONLUS

I danni provocati dall’ incendio hanno completamente compromesso l’edificio, per cui si è deciso di ricostruire l’intera struttura della Maternità del Centro di Salute.
Grazie al sostegno della Fondazione Mons. Camillo Faresin, che sta sostenendo i costi del sistema di approvvigionamento elettrico fotovoltaico che assicura la continuità elettrica a tutto il Centro di salute, si sta intervenendo con:

1.  Installazione di un nuovo impianto fotovoltaico (con pannelli solari, batterie e inverter), collocato all’interno di un alloggiamento esterno che lo protegga dagli agenti atmosferici.
2.  Formazione da parte del personale logistico del Cuamm del personale addetto alla manutenzione dell’impianto.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, anche del tuo.

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