Medici con l'Africa Cuamm

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Medici col camper Le cliniche mobili

Il nostro servizio itinerante di assistenza sanitaria di base presso 4 “ghetti” di migranti braccianti agricoli presenti nel foggiano

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    IL PROGETTO

    Nel 2015 Medici con l’Africa Cuamm Bari ha stretto un accordo con la regione Puglia per intervenire a favore dei braccianti agricoli stagionali negli insediamenti nella provincia di Foggia, in particolare nella popolosa area definita Borgo Mezzanone.

    Borgo Mezzanone è una delle diverse borgate di Foggia la cui storia recente si intreccia con quella disperata di tanti migranti. La fondazione di Borgo Mezzanone risale al 1934 durante la bonifica condotta dal Regime fascista, e poteva ospitare 700 abitanti; i coloni insediati nel borgo erano nativi di cinque comuni limitrofi, tra cui Bovino, Manfredonia e San Ferdinando di Puglia. In origine il nome era Borgo La Serpe in ricordo del giovane fascista cerignolano Raffaele La Serpe. Questa antica borgata che rappresenta, in realtà, una frazione di Manfredonia, ospita un’ex base aerea dell’Aeronautica Militare Italiana dismessa e il Centro di accoglienza per Immigrati.

    Negli ultimi anni si sono accesi i riflettori sul “ghetto” di Borgo Mezzanone: un agglomerato abusivo di baracche, spesso molto pericolose e di fortuna, sorto accanto al Cara, il Centro richiedenti asilo. Attualmente Borgo Mezzanone è la più grande baraccopoli del Foggiano e forse di tutta la Puglia.

     

    I LUOGHI

    I ghetti sono collocati nelle campagne di Foggia, lontani dai centri abitati e dai servizi. Si riempiono di migranti durante la stagione della raccolta (Maggio-Ottobre), fino a raggiungere le 10.000 unità, poi si svuotano progressivamente lasciando sul posto poco più di 1.000 persone.

    Tutti i ghetti sono caratterizzati dalla mancanza o inadeguatezza di: servizi igienici, acqua corrente, elettricità, cibo sicuro, alloggi decenti. Gli insediamenti sono per lo più costituiti da baraccopoli con abitazioni precarie costruite con materiali di recupero (plastica, cartone e legno). Il servizio di raccolta dei rifiuti è sostanzialmente assente, l’assistenza sanitaria risulta inadeguata.

    Diverse azioni sono state applicate a favore degli abitanti del Ghetto, al fine di migliorare l’integrazione e l’impatto sociale.

    Non pochi problemi sono stati riscontrati sotto il profilo sanitario e diverse organizzazioni si sono offerte a rinforzo del SSN affinché gli abitanti potessero godere del diritto alla salute.

    Motivo per il quale Medici con l’Africa Cuamm ha intrapreso questo progetto che incarna perfettamente la missione di Medici con l’Africa Cuamm: essere presenti nell’ultimo miglio e garantire il diritto alla salute proprio a tutti, anche agli ultimi.

    Il progetto nello specifico prevede la presenza di un’equipe sanitaria a bordo di un ambulatorio mobile fornito dalla stessa regione al fine di accorciare le distanze fisiche e culturali tra gli abitanti degli insediamenti e nel caso specifico i servizi sanitari.

    Il progetto ambulatorio mobile è stato sostenuto parzialmente da donatori privati (Poste Italiane, Rotary Club Padova) e in parte dalla Regione Puglia che ha finanziato il progetto per un totale 40.000 €, concordati nel Giugno 2019 ed erogati ad Ottobre dello stesso anno.

     

    L’AZIONE

    Già a partire da settembre 2015 è stata garantita la presenza quindicinale di alcuni medici e infermieri, che hanno avviato i primi interventi di assistenza sanitaria primaria presso alcuni dei ghetti più densamente abitati. Tra il novembre 2015 e il Gennaio 2018 l’attività si è intensificata arrivando a garantire la presenza degli operatori sanitari per tre domeniche al mese e registrando 3.150 visite mediche di cui 1.890 prime visite

    I bisogni di salute individuati sono quelli tipici dei braccianti agricoli sottoposti a lavori pesanti, usuranti e faticosi, quali: dolori osteoarticolari, sindrome da affaticamento, oltre a carie dentali, enteriti sporadiche, episodi febbrili, infezioni cutanee e urinarie.

     

    SCREENING HIV

    Parallelamente all’impegno preso con la Regione Puglia, negli stessi insediamenti è stata condotta una campagna di screening l’HIV.

    Da Giugno 2019 a Gennaio 2020, è stata condotta una campagna di screening per HIV- diabete-ipertensione, che ha coinvolto migranti che vivono presso ghetto Pista e Casa Sankara a San Severo.

    E’ stato somministrato a tutti i partecipanti un questionario socio-demografico, misurata la pressione sanguigna e la glicemia solo dopo il consenso informato, è stato utilizzato un test rapido del sangue dell’HIV.

    Sono state sottoposte a screening 287 persone prevalentemente uomini provenienti dall’Africa occidentale, la restante parte dall’Africa orientale e dal Medio Oriente (i paesi più rappresentati erano Senegal, Gambia e Nigeria) di un’età compresa tra i 24e i 34 anni. Nessuno dei soggetti è risultato sieropositivo.

     

    COVID19 E PROGETTO SU.PR.EME

    A gennaio 2020 scoppiata l’epidemia Covid-19 il gruppo medico del Cuamm viene coinvolto dalla Regione a rinforzo delle prestazioni mediche già vigenti, al fine di sensibilizzare, informare e prevenire l’insorgenza di focolai Covid-19. Cuamm entra a far parte attiva, nel settore sanitario, di alcuni dei provvedimenti previsti dal Programma SU.PR.EME. Italia.

    A partire da Mercoledì 1 Aprile, per 60 giorni otto insediamenti che ospitano lavoratori migranti avranno un presidio di supporto clinico e socio-sanitario stabile in provincia di Foggia.

    Gli interventi sanitari previsti sono azioni integrate di assistenza, trattamento, tutela e prevenzione in favore di cittadini di paesi terzi (a oggi circa 2500 presenze) in condizione di vulnerabilità, che trovano impiego nel lavoro intensivo nei campi e che, a causa delle loro condizioni di “soggiorno”, sono particolarmente esposti ai rischi legati al Covid-19.

    Le azioni sanitarie a favore dei soggetti saranno coordinate da AReSS Puglia, con l’intervento diretto sul campo della ASL Foggia, coadiuvata da tre organizzazioni del terzo settore – InterSOS, CUAMM e SoliDaunia. L’equipe medica di Medici con l’Africa Cuamm Bari sarà presente sul territorio della capitanata per l’intero periodo richiesto dal progetto, durante i fine settimana.

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