Una giornata indimenticabile: grazie di cuore!
Le parole di gratitudine di don Dante Carraro, dopo lo straordinario Annual Meeting vissuto insieme il 22 novembre a Padova
Carissime e carissimi,
non ho, non abbiamo le parole, per descrivere l’emozione e la commozione che ci ha regalato l’incontro con il Presidente della Repubblica sabato scorso al nostro Annual Meeting a Padova. E per descrivere quell’applauso che l’ha accolto, così forte, quasi assordante, prolungato, ripetuto.
In quell’applauso, che è diventato un abbraccio, c’era dentro tutta la vita del Cuamm. La nostra storia di 75 anni, di partenze e ritorni, spinti da quell’“euntes curate infirmos” delle origini. Volti, persone, tante anche che non ci sono più, ma che continuano a camminare con noi, come il nostro amato don Luigi.
E infinita è la gratitudine per le parole che il Presidente ci ha donato. “La vostra opera – svolta dove il bisogno è più acuto e dove la povertà costituisce una pesante limitazione nella vita e della vita stessa – si arricchisce di un significato ulteriore – un grande significato, oggi – per la visione che esprime, che reca e che esprime, in contrasto con le guerre, con le volontà di potenza nazionali, con gli egoismi alimentati da paure e da nuove chiusure. Ha lanciato la vostra opera – e lancia – un messaggio di esortazione, quasi di una preziosa provocazione: tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia, collaborazione. Il Cuamm non si è dato il facile alibi di essere troppo piccolo per cambiare il mondo. Al contrario ha cominciato a camminare, guardando lontano, proprio dove il percorso non era neppure tracciato. Il Cuamm è stato capace di tenere insieme testimonianze forti e organizzazione efficiente, imprimendo un segno nel procedere della storia di tante comunità”. E ancora: “La solidarietà genera fiducia. È un antidoto alla rassegnazione, all’indifferenza. Fu Aldo Moro a firmare il decreto con il quale il Cuamm venne riconosciuto come la prima Ong italiana in campo sanitario. Da giovane aveva scritto che il destino dell’uomo è di avere perpetuamente fame e sete di giustizia. Questo insegnano le donne e gli uomini del Cuamm. L’augurio è di proseguire. Di far crescere la consapevolezza, la comune convinzione della dignità inviolabile e del rispetto della persona, di ogni persona. Per questo la Repubblica vi è grata”.
Una gratitudine che ci onora e che ci spinge, esorta, motiva a fare sempre di più, ancoràti alla nostra missione. A Bossangoa, in Repubblica Centrafricana dove abbiamo inaugurato la Scuola che ora è da completare e da continuare a sostenere, e a Nekemte, in Etiopia, un ospedale nel bisogno che sarà l’impegno del 2026. Bossangoa, Nekemte e i tanti altri fronti di impegno sono il nostro contributo, il nostro modo concreto di dare forma a quel “continente verticale” che il Presidente, in tante occasioni, ci ha invitato a immaginare e sognare. Per crescere il futuro, insieme, fratelli e sorelle della comune famiglia umana.
Grazie di cuore, dal profondo, a tutte e a tutti voi, per credere, immaginare e sognare ogni giorno questo futuro al nostro fianco! Senza di voi niente sarebbe possibile.
DDante