“Mani pulite, Vite salvate”
L’igiene delle mani è un atto di cura che protegge l’intera comunità. L’hanno imparato il personale sanitario e mamme, papà e familiari dei bambini ricoverati al Complexe Hospitalier Universitaire Pédiatrique di Bangui (Chupb), in Repubblica Centrafricana.
Quando e perché dobbiamo lavarci le mani? Quale prodotto è raccomandato per un lavaggio adeguato? Perché si dice che il lavaggio delle mani è “la protezione delle comunità”?
Sono solo alcune delle domande del quiz a cui hanno risposto mamme, papà e familiari dei bambini ricoverati al Complexe Hospitalier Universitaire Pédiatrique di Bangui (Chupb), in Repubblica Centrafricana, in occasione della giornata mondiale del lavaggio delle mani, lo scorso 15 ottobre. In palio, come premio per le risposte corrette, un dispositivo per il lavaggio delle mani in metallo, secchi di plastica da 20 litri, una bacinella da 10 litri e sapone.
“Per la prima volta sono venuta a conoscenza del fatto che l’igiene delle mani è il miglior mezzo di prevenzione contro le infezioni. Questa nuova consapevolezza è molto importante per il benessere della nostra famiglia e, soprattutto, dei nostri figli”, racconta Diane, una delle mamme partecipanti alle attività. “D’ora in poi dirò anche a chi mi circonda quanto sia fondamentale lavarsi le mani con acqua pulita e sapone, prima e dopo aver mangiato, prima di allattare, dopo aver cambiato il pannolino dei bambini”. “Solo se conosci e capisci l’importanza di lavarsi le mani, allora sarai in grado di metterla in pratica e di trasmetterla anche agli altri”, ha aggiunto Walter, il papà di uno dei bimbi ricoverati.
Il lavaggio delle mani è una pratica semplice, apparentemente banale ma che può salvare letteralmente la vita, in particolare in contesti fragili come la Repubblica Centrafricana e in ambienti critici come gli ospedali. Come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, il lavaggio delle mani è lo strumento più efficace per ridurre la diffusione di patogeni e prevenire la trasmissione delle infezioni, riducendo drasticamente il rischio di infezioni respiratorie e intestinali, che sono tra le principali cause di mortalità infantile. Nei contesti a risorse limitate però, si devono inevitabilmente fare i conti con la difficoltà di accesso ad acqua e sapone, con la mancanza di servizi igienici adeguati, con la scarsa consapevolezza o la scorretta esecuzione delle buone pratiche.
È per questo che a Bangui, nell’ambito del progetto “Sostegno all’assistenza pediatrica e nutrizionale, alla resilienza e alla governance del Chupb”, finanziato dall’Unione Europea e implementato insieme ad Azione contro la fame (ACF), si è deciso di organizzare specifiche attività di sensibilizzazione, con dimostrazioni pratiche e video, per informare e promuovere attivamente le buone pratiche igieniche, a partire proprio dalla più semplice. Anche il personale dell’ospedale è stato convolto attivamente, in quanto il rispetto delle pratiche igieniche è fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza. A tutti gli operatori, sono stati distribuiti 400 flaconi di soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani.
L’igiene delle mani è un atto di cura, un gesto che protegge noi e chi ci sta intorno.