Pujehun, Sierra Leone, 9 aprile 2016
di Alessandra Anafi, amministrativa

 

Nella maternità di Pujehun, Sierra Leone, arrivano donne di tutte le età per partorire, dalle ragazzine di 14 anni alla loro prima gravidanza alle donne di 45 anni con l’utero ormai provato dall’undicesima o dodicesima gravidanza. Donne provenienti da ogni parte del distretto di Pujehun, dal villaggio sul fiume, che devono giungere all’ospedale in canoa, al paese sulla strada principale. Tutte accomunate da un evento, il parto difficile.

Di questo si occupa l’ospedale di Pujehun, l’obiettivo è assistere tutti quei parti con complicanze che non possono essere trattati nelle varie unità mediche periferiche.

Il personale governativo locale e quello di Medici con l’Africa Cuamm devono affrontare le emergenze, i casi difficili, le complicanze. E non è facile. È una gioia quando si riesce a salvare una donna o un bambino, magari pure tutti e due allo stesso tempo! Ma l’Africa è diversa dall’Europa. Qui si sa che la morte è sempre dietro l’angolo.

La gioia che si prova nel riuscire a far partorire con successo una donna è comunque stemperata dalla consapevolezza che, nonostante gli sforzi fatti, tante di loro o dei loro bambini non ce la faranno comunque.