La strada per l’Africa passa per Roma

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Quasi 60 anni fa, la strada del Cuamm incontrò per la prima volta la benedizione papale. Scorri con noi l’album degli incontri:

1958, Pio XII

Nel settembre 1958 papa Pio XII, pur malato, volle salutare con una benedizione i partecipanti al convegno “La cooperazione dei laici d’Asia e d’Africa all’apostolato missionario”: tra gli organizzatori il Cuamm, rappresentato dal prof. Francesco Canova e da don Luigi Mazzucato.

«L’Augusto Pontefice esorta pertanto i volenterosi partecipanti al detto Congresso ad affrontare con serio impegno e lungimirante preveggenza i problemi, che saranno presentati alla loro considerazione e già tanto sperimentata capacità: molti di essi, infatti provengono dal Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari di Padova (CUAMM), provvidenziale vivaio di futuri collaboratori dei missionari in un campo di altissima importanza.» Sac. Angelo Dall’Acqua

1959, Papa Giovanni XXIII

L’anno successivo, nella basilica di San Pietro, papa Giovanni XXIII consegnò il crocifisso a sette medici del Cuamm e alle loro mogli e fidanzate in partenza per l’Africa.

«Eleviamo, innanzi tutto, al Signore il fervido ringraziamento per avere dato avviamento e incremento alla Istituzione che nel volgere dei primi dieci anni dalla fondazione ha conseguito notevoli risultati ed ha dimostrato di essere promettente vivaio di valenti collaboratori dei missionari».

1965, Paolo VI

Il 14 ottobre 1965 Paolo VI concesse un’udienza speciale al Cuamm e accolse i partecipanti con queste parole:

«Voi siete una promessa di primavera, voi siete un segno, una presenza, una testimonianza della vitalità di questa nostra Madre Chiesa».

1983, Giovanni Paolo II

Il 26 settembre del 1983 in occasione del Giubileo della Redenzione, il Cuamm ottenne una seconda udienza speciale con Giovanni Paolo II, che accolse la famiglia Cuamm con queste parole:

«L’apostolato che compite dedicandovi con intento cristiano e accurata partecipazione, al servizio degli altri, specie se poveri e sofferenti, è una delle testimonianze più vive che la Chiesa di oggi rende al suo Signore».

2012, Benedetto XVI

Il 9 maggio 2012 all’Udienza generale, Benedetto XVI salutò il popolo Cuamm benedicendo il programma “Prima le mamme e i bambini”.

«Un saluto ai Medici con l’Africa Cuamm, accompagnati dal Vescovo Mons. Mattiazzo, riuniti per il Convegno sull’accesso gratuito alle cure per le mamme e i bambini tra le popolazioni più bisognose dell’Africa sub-Sahariana. Incoraggio questa importante associazione missionaria laicale che da oltre 60 anni svolge una preziosa attività per il diritto alla salute e la difesa del valore della vita umana».

 

Anche tu eri con noi a Roma in una delle altre udienze? Raccontaci qui sotto il tuo ricordo!

2 risposte

  1. Chiara Cavagna

    Nell’83 avevo sette anni. Partecipai all’Udienza di Papa Giovanni Paolo II con la mia famiglia e con la grandissima famiglia Cuamm. Ricordo perfettamente il lungo viaggio in pullman, le canzoni e le barzellette imparate dagli altri bambini (tutti figli di medici Cuamm, come me), … e le lunghe dormite piegata in due sulle rigide poltroncine (beata fanciullezza!).
    Ricordo di essere tornata a casa particolarmente felice, nominando spesso i miei “amici di viaggio” che provenivano da varie città lontane da Milano, e confidando a tutti di essere stata baciata dal Papa, come se fosse un regalo prezioso ….
    Chi l’avrebbe detto che anch’io, un giorno, avrei fatto parte della famiglia Cuamm? E che avrei portato anche i miei bambini all’Udienza con Papa Francesco? Spero che anche loro respirino quell’atmosfera speciale delle famiglie dei Medici con l’Africa, e che tornino a casa felici e arricchiti di “regali” che restano nel cuore … per anni!

  2. Emanuela Dassie

    Sì, anch’io c’ero quel 9 maggio 2012.
    Non conoscevo nessuno; seguivo, sempre un po’ in disparte, quel numeroso gruppo di persone che sentivo unite da un qualcosa che ancora mi sfuggiva. Coinvolta da mia figlia Aurora studente all’ultimo anno di liceo, che segretamente coltivava una speranza, un sogno adolescenziale, pensavo io…
    “Vieni a conoscerli, potrai parlare con loro, chiedere di cosa si occupano.” Due giorni di occasioni speciali, incredibili ai miei occhi , ma vere. E poi parole come mamme, bambini, solidarietà, generosità, progetti, futuro, Africa…
    Al ritorno avevo sensazioni strane, alcune contrastanti per la verità, ed ero anche un po’ confusa. Io, ma non lei.
    Il 16 aprile 2015 Aurora è partita per Yrol, Sud Sudan.
    Emanuela Dassie

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