Rumbek North, Sud Sudan, maggio 2015
di Francesca Montalbetti, infermiera
Sono le 22 a Maper, Rumbek North County, quando ricevo la mail di Ilenia, la nostra referente a Padova. Allan ha già spento il generatore, tra un attimo il fischio dell’inverter del solare mi dirà che è ora di riconsegnare il tempo alla notte. Mi viene da sorridere: scrivere qualcosa che racconti dell’arrivo degli equipaggiamenti, oppure delle traversie per avere l’acqua… Qui, quando finalmente il materiale arriva, più che gioire, incrociamo le dita, sperando che anche il camion successivo riesca ad arrivare prima che ricominci a piovere.
Qui si implora la siccità per poter fornire cure, vaccinare, portare le madri dall’unica ostetrica qualificata della zona. La pompa dell’acqua funziona a metà, ma almeno non la dobbiamo più pompare a mano, noi o le nostre esauste cleaners che, durante un meeting, ci hanno ufficialmente ringraziato per gli sforzi fatti per portare “l’acqua facile”.Rumbek North non è nemmeno paragonabile a Cenerentola: sembra le sia negata ogni possibilità di riscatto e trasformazione. Non ci crede nessuno, a parte pochi sognatori che immaginano un futuro di strade e sviluppo.
Rumbek North suscita scuotimenti di testa e inviti a lasciar perdere persino in chi di queste terre d’acqua ha fatto la propria casa: «Siete davvero simpatici voi – mi dice una donna – mi chiedete cose di cui sapete già la risposta. Perché non vengo in clinica a partorire? La strada per il mio villaggio è una pista da inventarsi, ci muoviamo solo a piedi. E se anche avessi bisogno di aiuto, chi me lo può dare è troppo lontano e non riesco nemmeno a chiamarlo». Saranno davvero le motociclette distribuite a dispensari e centri di salute a far la differenza? Saranno le radio recentemente installate? Sarà un’ambulanza che non sappiamo fino a dove potrà arrivare? Non lo sappiamo.
Ma il bello della sfida è provarci. Vedere trasformarsi lo zero, in +1; anche se è poco, ci invita a non mollare. Lo diciamo, sottovoce, per scaramanzia: forse gli ingranaggi arrugginiti di Rumbek North si stanno riattivando? I finanziamenti ricevuti dalla Cooperazione Italiana hanno permesso di rinnovare le strutture delle 7 cliniche ora operative nella contea.
Nel 2014 abbiamo contato 28.114 accessi. Un processo graduale tra innumerevoli difficoltà. Si comincia a fare sanità, partendo dal basso, da zero. Una sanità cui la presenza del Cuamm ha cominciato a dare una fisionomia.