Paolo Rumiz a Torino e Biella con “Il bene ostinato”
Dopo la data di Torino, Paolo Rumiz sarà a Biella il 17 dicembre a presentare il suo libro “Il bene ostinato”. “È la storia dei ‘profeti’ di oggi, i punti emergenti di un volontariato italiano di cui non si scrive, il nucleo di un altruismo che alberga negli stessi territori dell’egoismo antistranieri”. BIELLA 17/12/2011 ore
Dopo la data di Torino, Paolo Rumiz sarà a Biella il 17 dicembre a presentare il suo libro “Il bene ostinato”.
“È la storia dei ‘profeti’ di oggi, i punti emergenti di un volontariato italiano di cui non si scrive, il nucleo di un altruismo che alberga negli stessi territori dell’egoismo antistranieri”.
BIELLA 17/12/2011 ore 21.00
Città Studi, corso G. Pella 2/B Biella
Con Luigi Conforti, Cristina Bonino. Modera: Marco Berchi
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TORINO 5/12/2011 ore 17.30
Bibliomediateca Mario Gromo – Via Matilde Serao 8/A
Modera l’incontro Mario Calabresi, direttore del quotidiano “La Stampa”
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Il bene ostinato
I Narratori – Giangiacomo Feltrinelli editore Pagine 144 – euro 14,00
“È la storia dei ‘profeti’ di oggi, i punti emergenti di un volontariato italiano di cui non si scrive, il nucleo di un altruismo che alberga negli stessi territori dell’egoismo antistranieri. È la storia di una pattuglia di medici italiani, inquadrati nella più brillante e meno nota – mai discussa – delle nostre Organizzazioni non governative, Medici con l’Africa Cuamm.”
I “Medici con l’Africa” del Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari) si spendono dal 1950 per il diritto fondamentale alla salute e l’accesso ai servizi sanitari. Il Cuamm oggi è presente in sette paesi: Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sudan, Tanzania e Uganda. L’incontro tra il Cuamm e Paolo Rumiz è la scintilla da cui nasce questo libro. C’è uno scrittore-viaggiatore che si innamora del progetto, parte per l’Africa e osserva un’altra Italia in azione. Si sofferma sulle donne e sugli uomini – non solo medici – che con le famiglie decidono di vivere e lavorare nei villaggi e nelle città dove opera il Cuamm. Quali sono le loro storie? Come è cambiata la loro vita? Qual è la radice del loro impegno? È l’occasione per indagare e raccontare un mondo poco conosciuto, composto da singolari emigranti, professionisti che si sradicano dall’Italia con le proprie famiglie per trapiantarsi in contesti disagiati, spesso pericolosi, sempre impegnativi.
Sono storie particolari, a volte uniche, che connettono il Nord e il Sud del mondo. E forse aprono una strada al futuro.
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