Cuamm Piemonte

la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere

“Incontri Formativi” per immigrati: Sportello di Mediazione Medica

Gli “Incontri Formativi” per immigrati costituiscono la seconda branca del progetto “Inserirsi nella propria nuova Comunità”, insieme allo “Sportello di Mediazione Medica” dedicato a chi ha problemi di salute complessi.

Condividi con i tuoi amici!

    Gli “Incontri Formativi” per immigrati costituiscono la seconda branca del progetto “Inserirsi nella propria nuova Comunità”, insieme allo “Sportello di Mediazione Medica” dedicato a chi ha problemi di salute complessi. Questi incontri dovrebbero aiutare gli immigrati arrivati di recente ad orientarsi tra i servizi disponibili in Italia, a conoscere gli italiani e i loro costumi, a farsi conoscere ed apprezzare dagli italiani, insomma gli argomenti proposti sono tra i più importanti per inserirsi al meglio in quella che diventerà la loro nuova Comunità una volta che si sono stabiliti in Italia, prima temporaneamente, con i vari tipi di accoglienza, poi più stabilmente.

    Gli argomenti proposti sono:

    1. Primo Soccorso domestico
    2. Sapersi orientare nel SSN italiano
    3. Prevenzione delle malattie infettive (sessuali, alimentari, respiratorie ecc.) e vaccinazioni
    4. Nutrizione equilibrata con alimenti economici
    5. Uso corretto dei farmaci
    6. Inserimento nel volontariato e associazionismo locali
    7. Prevenzione della violenza sui minori
    8. Prevenzione della violenza di genere
    9. Salute materna (per sole donne): contraccezione e gravidanza ecc…
    10. Salute infantile: i servizi offerti
    11. In bici in sicurezza

    Questi argomenti vengono trattati da medici e infermieri del CUAMM o da esperti di varie associazioni di volontariato (CRI di Torre Pellice, Anime Libere ecc.), partner nel progetto.

    In realtà gli immigrati sarebbero più interessati a corsi di formazione che possano aiutarli a trovare un buon lavoro, per esempio nella ristorazione/bar, come OSS nelle Case di Riposo o come badanti e, come operai, nei vari campi dell’industria, ma come Medici con l’Africa CUAMM Piemonte il nostro campo è quello sanitario e, per gli inevitabili collegamenti, quello sociale, pertanto questi sono gli argomenti che possiamo offrire: forse non sono prioritari per persone arrivate da poco però possono facilitare il loro reale inserimento nelle Comunità dove abitano.

    Tutte le persone che passano da un Paese ad un altro, da una realtà ad un’altra, da una cultura ad un’altra, devono in qualche modo adattarsi alla nuova situazione, compresi coloro che si recano all’estero per fare cooperazione, dove si vede (parlando per esperienza personale) che senza la giusta considerazione per il gruppo di lavoro e per la comunità in cui ci si ritrova a vivere e lavorare, i risultati possono essere insoddisfacenti.

    E anche per la gran parte degli stranieri che vengono in Italia c’è un percorso obbligato se vogliono inserirsi: innanzitutto imparare l’italiano, poi seguire dei corsi di formazione professionale, così potranno trovare un lavoro e quindi un alloggio per conto proprio.

    Ma per farsi accettare e apprezzare dalla Comunità di accoglienza, bisogna imparare anche le principali regole di comportamento sociale e quindi frequentare gli italiani specie in occasioni informali, p.es. iscrivendosi ad associazioni sportive, culturali (cori, CAI), religiose, di volontariato (CRI; Croci Verdi ecc.) a seconda delle proprie inclinazioni, può essere molto utile; inoltre frequentando gli italiani si apprenderà più in fretta e meglio la loro lingua.

    È comunque un’alternativa costruttiva al chiudersi nella propria comunità di immigrati, frequentando solo persone del proprio Paese di origine, passando con loro ore al bar o su una panchina.

    Associazioni italiane che a loro volta devono sentirsela di aprirsi agli stranieri, apprezzandone la varietà di punti di vista e sentendoli come un arricchimento culturale della propria Associazione.

    Chi fosse interessato ad unirsi al piccolo gruppo di formatori per questa attività può contattare Marco Pratesi al n. 339 562 7232 – m.pratesi@cuamm.org