Cuamm Piemonte

la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere

Firenze – Roma in bicicletta con l’Africa e con Giovanna

20 anni fa, un sabato mattina volava via Giovanna Sabena, originaria di Cavallerleone, in provincia di Cuneo. Aveva solo 13 anni, ma nella sua breve, intensa e gioiosa, vita era stata una bimba fortunata, aveva ricevuto tanto amore dalla sua famiglia.

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    20 anni fa, un sabato mattina volava via Giovanna Sabena, originaria di Cavallerleone, in provincia di Cuneo. Aveva solo 13 anni, ma nella sua breve, intensa e gioiosa, vita era stata una bimba fortunata, aveva ricevuto tanto amore dalla sua famiglia e perché ha avuto a disposizione tutte le cure sanitarie di cui purtroppo aveva bisogno. Così nel 1993 è stata sottoposta ad uno dei primi trapianti di cuore in territorio italiano; nel 99, a 13 anni, era in piena crescita ed è bastato un piccolo problema ad interrompere il suo equilibrio precario. Quella piccola caparbia stava imparando ad andare in bici, nonostante le limitazioni fisiche chele aveva lasciato la malattia. La sua morte è stata un brutto colpo per tutti, ma Giovanna è stata un dono! Con la sua famiglia, ha insegnato ai molti che l’hanno incontrata l’amore per la vita, la forza della volontà, la pazienza, il saper aspettare, il saper collaborare, l’affidarsi agli altri, l’accettazione, la fede, la speranza.

    Annalisa, sua amica fraterna, nonché volontaria di Medici con l’Africa CUAMM, ha imparato il principio tutto CUAMM del lavorare CON, l’UNIONE. Ed è nata così l’idea di organizzare qualcosa per lei e per “l’ultimo miglio” con cui lavora il CUAMM, proprio mettendo insieme: sentimenti, ricordi, passione per la bici, per la natura, lavoro di gambe, fiato e cuore e aiuto pratico per le attività di Medici con l’Africa CUAMM.

    E così per ricordare Giovanna in questa occasione, 4 amiche sui pedali le hanno dedicato un viaggetto in bici di 4 giorni: Firenze – Roma tra strade bianche e sentieri della via Francigena. Un’esperienza fisica e spirituale. Affrontata in gruppo in spirito di Unione! E l’arrivo a Roma sarebbe stato dedicato a Gio’ e con l’Africa. Eh, già…perché, oltre al ricordo di Gio’, a fare da motore c’era anche un grande meraviglioso sogno: che anche altri bambini malati del mondo potessero ricevere amore e cure dignitose. Grazie al celeberrimo social Facebook, è partita una raccolta fondi con cui durante i giorni di pedalata, gli amici hanno fatto il tifo e in ricordo di Giovanna hanno contribuito con donazioni! Ogni loro donazione è stata preziosa per aumentare la fiducia in questo grande sogno e per renderlo più concreto. E pedalare è stato facile!

    Grazie Gambe, Grazie Bici, Grazie CUAMM, Grazie Amici, Grazie Giovanna!
    Insieme, tutto è possibile!

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