CORSO DI FORMAZIONE 2016 – Strategie e strumenti per la Salute Globale e la cooperazione sanitaria internazionale
Medici con l’Africa Cuamm Piemonte organizza un corso composto da 4 giornate in 4 mesi

Conoscere le strategie ideate per raggiungere la Salute Globale in qualsiasi contesto. Conoscere e saper usare strumenti essenziali per poter realizzare con successo progetti per migliorare la salute di una popolazione.
Medici con l’Africa Cuamm Piemonte organizza un corso composto da 4 giornate in 4 mesi con 45 crediti ECM su temi importanti per la cooperazione internazionale e la salute globale (ma anche per il lavoro in Italia).
Una prima intensa giornata sulla strategia della “Primary Health Care” (tradotta in italiano con la riduttiva espressione “Assistenza Sanitaria di Base”) con particolare attenzione alla sua attuazione nei Paesi a Risorse Limitate (PRL); seguono due giornate sulla “progettazione” delle attività e una sul “lavoro di gruppo” in quanto “strumenti di lavoro” indispensabili per chi voglia impegnarsi efficacemente nei progetti di cooperazione internazionale: è quello che Medici con l’Africa Cuamm Piemonte propone a Torino per chi è interessato a queste tematiche, specie se ha già avuto un’esperienza nei PRL o ha intenzione di averla prossimamente.
Vale la pena approfondire questi temi perché il contesto in cui si va ad operare è profondamente diverso da quello a cui siamo abituati in Italia: scarsità di personale medico e infermieristico con cui condividere il lavoro (e con i quali spesso si scopre di non condividere i metodi!), scarsità di risorse tecnologiche per la diagnosi e la cura, scarsità di farmaci ed altri materiali di consumo, ma anche isolamento culturale (di italiani o di occidentali di solito ce ne sono pochissimi) e geografico e grandi differenze culturali con i collaboratori locali e la gente comune che affolla ambulatori e reparti, mettono a dura prova la volontà degli espatriati disposti ad impegnarsi ma che spesso trovano che “non ci sono le condizioni” per prestare il proprio servizio “in modo decente”.
Si, spesso le condizioni non ci sono (ma dovremmo aspettarcelo, altrimenti perché ci hanno chiamati fin laggiù?) e bisogna crearsele con l’impegno quotidiano, a fianco del personale locale, condividendo e scambiandosi continuamente conoscenze tecniche e culturali… una sfida esaltante ma alla lunga dura, pesante, che sfinisce chiunque non la prenda nel modo “giusto”.
Tra l’altro in questi Paesi di solito ci si aspetta che ogni medico sappia fare di tutto, dalla pediatria alla ginecologia, dall’infettivologia (compresi AIDS e TB) alla sanità pubblica; idem per i chirurghi, che devono saperne contemporaneamente di ostetricia, chirurgia generale (comprese le ustioni) e ortopedia.
Ma lo stesso vale per infermieri e ostetriche: viene dato per scontato che sappiano fare diagnosi e prescrivere terapie, che sappiano seguire i parti (anche gli infermieri) e curare la malaria, la denutrizione e le altre malattie comuni, inviando a medici e chirurghi solo i casi più gravi o inconsueti; ecco, già solo queste particolarità nell’esercitare la propria professione “spiazzano” tutti alla prima esperienza; la mancanza di conoscenze ed esperienza viene colmata dal lavoro gomito a gomito con collaboratori e colleghi locali e con tanto, tanto studio, oggi facilitato dall’essere collegati (quasi ovunque), tramite internet, alle principali fonti di conoscenza in campo sanitario. Infine la progettazione delle attività è indispensabile sia ai Cooperanti per sapere in quale direzione muoversi nelle attività quotidiane e per dare continuità al progetto al di là delle permanenze dei singoli, sia per trovare dei finanziatori che siano disposti a sostenere le spese necessarie per l’attuazione del progetto.
Chi volesse partire per i progetti sanitari nei PRL dovrà poi scegliere l’ong o altra organizzazione, religiosa o laica, che li gestisce, e mettersi in contatto per seguirne i percorsi di selezione e formazione che ognuna ha sviluppato nel corso degli anni.
Il modulo di iscrizione dovrà essere richiesto a gruppo.piemonte@cuamm.org
Il costo di iscrizione è di
– 300 € per medici dipendenti strutturati
– 150 € per medici specializzandi e non medici
L’importo dell’iscrizione dovrà essere versato successivamente, su nostra richiesta (che invieremo con e-mail insieme al modulo di iscrizione).
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