Aprile 2016
di Carlo V. Resti, medico
Essere formatori di Medici con l’Africa Cuamm è parte di un nostro “stile” di appartenenza all’organismo. Il Cuamm è nato 66 anni fa come collegio universitario per formare medici stranieri ed italiani e così nelle intenzioni del fondatore, gli studenti, come gli “aspiranti” volontari e cooperanti, sono sempre stati uno dei tre aspetti fondamentali insieme con i medici in servizio e i medici rientrati dal servizio.
Ecco perché mi sento e ci sentiamo formatori, ancor prima di “fare formazione”. L’impegno è avvincente ed esaltante perché si contribuisce alla preparazione e alla motivazione di giovani e meno giovani professionisti della sanità a un servizio in contesti difficili e per chi ne ha più bisogno, come madri e bambini ad esempio.
Ne nasce sempre un confronto utile anche per noi quando si ritorna in Africa oppure quando si ragiona in termini di salute globale, di diritto alle cure, di lotta alle disuguaglianze in salute. Per noi la formazione, sono anni che seguiamo il corso base insieme a centinaia di partecipanti, è un modo di essere CON l’Africa anche da qui e ci ricorda che anche quando andiamo sul campo abbiamo la vocazione, dopo aver ascoltato i locali, di trasmettere conoscenze, attitudini e buone pratiche.