Tosamaganga, Tanzania, settembre 2014

di Chiara Alessi, ginecologa

Dio solo sa con quanta fatica ho chiuso tutte le mie paure e i miei sensi di colpa nel cassetto prima di riuscire a prendere questo aereo. Io, sposa e madre di due piccoli con alle spalle un solo grande viaggio intercontinentale: il viaggio di nozze.

Lascio che durante il viaggio mi risuoni in testa questa biblica domanda: Ma che cosa siete andati a vedere nel deserto?

All’arrivo a Tosamaganga, Tanzania, l’impatto è forte, ma ero preparata: la rassegnata sofferenza delle madri, l’ingiustificabile dolore dei bambini, la frustrante povertà della gente, la mancanza di risorse. Ma allora, che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? No. Che cosa allora? Un uomo vestito con abiti di lusso?

In ospedale, in sala parto, mi colpiscono il silenzio e la calma, nonostante le doglie del parto, la mancanza di privacy e il frenetico lavoro delle due ostetriche, discreto, calmo. Non me l’aspettavo, abituata alla frenesia del lavoro nei nostri ospedali, alla difesa più che all’accoglienza, ad una privacy più certificata che interiorizzata.

C’è una giovane donna in travaglio, Agrippina. Penso a come sono belle e forti queste donne africane, abituate a soffrire in silenzio in modo umile e dignitoso. Mentre le massaggio schiena e gambe, tra una contrazione e l’altra, ad un certo punto sente di dover restituirmi qualcosa e recita in italiano: «Uno, due, tre, quattro, cinque». Rido e replico con un «Moja» (uno) in kiswahili.

Poi arriva veramente forte il dolore e poi ancora il sorriso. Nasce Chiara, la sua prima bimba.

Con commozione penso a quanto sia bello il mio lavoro, alla fortuna di essere qui, a riscoprire  il piacere puro del rapporto con l’altro, ad assaporare il gusto di una piccola vita che nasce e riesce a commuovermi ancora come al primo parto.

E allora, comincio a capire la risposta alla mia domanda:Che cosa siete andati a vedere nel deserto?

Ve lo dico io: qualcosa di  più che un profeta. Eppure, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui ( Mt 11,7-11).

(brano tratto da èAfrica n.4, 2014)