«Lavorare per la pace. E la pace non è un documento che si firma e rimane lì. La pace si fa tutti i giorni! La pace è un lavoro artigianale, si fa con le mani, si fa con la propria vita. Ma qualcuno mi può dire: “Mi dica, Padre, come posso fare, io, l’artigiano della pace?”.
Primo: non odiare mai. E se uno ti fa il male, cerca di perdonare. Niente odio! Molto perdono! Lo diciamo insieme: “Niente odio, molto perdono” [tutti ripetono nella lingua sango]. E se tu non hai odio nel tuo cuore, se tu perdoni, sarai un vincitore. Perché sarai vincitore della battaglia più difficile della vita, vincitore nell’amore.
E attraverso l’amore viene la pace. Voi volete essere sconfitti o vincitori, nella vita? Cosa volete? [i giovani gridano: “Noi vogliamo essere quelli che vincono!”] E si vince soltanto sulla strada dell’amore. La strada dell’amore. E si può amare il nemico? Sì. Si può perdonare a quello che ti ha fatto male? Sì. Così, con l’amore e con il perdono, voi sarete vincitori. Con l’amore voi sarete vincitori nella vita e darete vita sempre. L’amore mai vi farà sconfitti».
Confessione di alcuni giovani e avvio della veglia di preghiera, Bangui, Repubblica Centrafricana, 29 novembre 2015. Leggi qui il discorso.