«Dio vuole il bene di tutti i suoi figli. Quelli che si lasciano guardare da lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 1). E, in cambio, possono guardare l’altro come un fratello, accettare che sia diverso e scoprire che è un dono per me.
È così che la pace si costruisce ogni giorno. Ciò richiede di prendere la strada del servizio e dell’umiltà, di essere attenti ai bisogni dell’altro. Per entrare in questa logica, bisogna avere un cuore che sa abbassarsi e condividere la vita con quelli che sono più bisognosi. Lì è la vera carità. E così cresce la solidarietà cominciando da piccole cose, e i germi di divisione spariscono.
Così il dialogo tra i credenti porta frutto, la fraternità si vive giorno per giorno e allarga il cuore aprendo un avvenire. In tal modo, voi potete fare molto bene per il vostro Paese, e vi incoraggio a farlo».
Confessione di alcuni giovani e avvio della veglia di preghiera, Piazza della Cattedrale, Bangui, Repubblica Centrafricana, 29 novembre 2015.
« … il dialogo ecumenico e interreligioso non è un lusso. Non è qualcosa di aggiuntivo o di opzionale, ma è essenziale, è qualcosa di cui il nostro mondo, ferito da conflitti e divisioni, ha sempre più bisogno. In effetti, le credenze religiose e la maniera di praticarle influenzano ciò che siamo e la comprensione del mondo circostante. Esse sono per noi fonte di illuminazione, saggezza e solidarietà e in tal modo arricchiscono le società in cui viviamo.
Prendendoci cura della crescita spirituale delle nostre comunità, formando le menti e i cuori alla verità e ai valori insegnati dalle nostre tradizioni religiose, diventiamo una benedizione per le comunità nelle quali vive le nostra gente».
Incontro ecumenico e interreligioso del Santo Padre, Nairobi, Kenya, 26 novembre 2015.
«È necessario un dialogo sincero e aperto, con la collaborazione responsabile di tutti: autorità politiche, comunità scientifica, imprese e società civile. Non mancano esempi positivi che ci mostrano come una vera collaborazione tra la politica, la scienza e l’economia è in grado di ottenere risultati importanti».
Vista del Santo Padre all’Ufficio delle Nazioni Unite, Nairobi, Kenya, 26 novembre 2015.