Assistenza sanitaria

«In particolare, voglio unirmi alle preoccupazioni di molte realtà impegnate nella cooperazione allo sviluppo e nell’assistenza sanitaria – tra cui le congregazioni religiose che assistono i più poveri e gli esclusi -, circa gli accordi sulla proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci e all’assistenza sanitaria di base.

I Trattati regionali di libero scambio in materia di protezione della proprietà intellettuale, in particolare nel settore farmaceutico e delle biotecnologie, non solo non devono limitare i poteri già conferiti agli Stati da accordi multilaterali, ma, al contrario, dovrebbero essere uno strumento per garantire un minimo di cura e di accesso alle cure essenziali per tutti. Le discussioni multilaterali, a loro volta, devono dare ai Paesi più poveri il tempo, l’elasticità e le eccezioni necessarie ad un adeguamento ordinato e non traumatico alle regole commerciali.

L’interdipendenza e l’integrazione delle economie non devono comportare il minimo danno ai sistemi sanitari e di protezione sociale esistenti; al contrario, devono favorire la loro creazione e il funzionamento. Alcuni temi sanitari, come l’eliminazione della malaria e della tubercolosi, la cura delle cosiddette malattie “orfane” e i settori trascurati della medicina tropicale, richiedono un’attenzione politica prioritaria, al di sopra di qualsiasi altro interesse commerciale o politico».

Vista del Santo Padre all’Ufficio delle Nazioni Unite, Nairobi, Kenya, 26 novembre 2015. Leggi qui il discorso intero.