Chiulo, Angola, maggio 2014
di Lucia Palmieri, Junior Project Officer Cuamm

Rosaria è arrivata a Chiulo quando aveva appena 3 mesi: così piccina, nemmeno 3,5 kg, eppure la vita l’aveva già messa alla prova, costringendola a lottare contro la malnutrizione. La sua mamma è albina e poverissima; vive da sola a Chiulo e in quei giorni non sapeva come nutrire la piccola, non avendo più neanche una goccia di latte.

All’arrivo in ospedale, Rosaria è stata accolta nel reparto dedicato ai bambini malnutriti e lì abbiamo iniziato un fitto programma di cure e di attenzioni.

Ogni giorno andavamo a visitarla e a pesarla; la mamma, che si esprimeva solo in dialetto locale con le infermiere, era felice di vedere i miglioramenti della sua piccola.
La voglia di vivere di Rosaria è stata più forte di tutto, anche della polmonite che l’ha colpita poco dopo approfittando del suo debole sistema immunitario. Gradualmente è guarita dall’infezione, le “guanciotte” hanno iniziato a diventare piene e anche il piccolo torace appariva meno emaciato. Rosaria e la sua mamma sono rimaste fino al compimento del quinto mese, in modo da poter iniziare a diversificare l’alimentazione. Le infermiere hanno spiegato alla mamma di Rosaria come alimentarla correttamente una volta arrivata a casa e abbiamo programmato i controlli ambulatoriali successivi.

Medici, infermiere, mamme: riuscire a salvare Rosaria è stato davvero un lavoro di équipe!